Lettera di una madre disperata: Mio figlio bipolare, tossico e violento. Ho paura di lui, qualcuno mi aiuti

(Getty images)

Un figlio alla deriva

Comincio dal finale. Mio figlio ha 23 anni ed un ragazzo alla deriva, perduto nello spazio indefinito in cui vagano le persone che sono preda di qualche dipendenza. Ha cominciato con la cannabis, da adolescente. Era un ragazzino eccellente in tutto: la scuola, la musica, lo sport. Era la mia felicit, il mio orgoglio. Poi ho capito che qualcosa in lui era cambiato. Il tonfo nei risultati scolastici, piccoli episodi che lo rendevano irriconoscibile e, prima che potessi indagare di pi, stato lui a venire da me a chiedere aiuto. Cannabis, diceva. E sar anche stato cos all’inizio, ma le cose sono peggiorate in fretta e non servito il percorso psicologico che avevo immediatamente attivato.

Dallo spinello al crack

L’ho visto cadere sempre pi in basso e ogni volta mi sono spinta un po’ pi in l nel fare cose che mai avrei pensato di fare contro mio figlio pur di riportarlo indietro dal buco nero in cui era precipitato. I sevizi sociali, il Servizio per le tossicodipendenze, il tribunale, tutto ci che si poteva. Finch stato minorenne era obbligato a seguire un percorso e bene o male lo ha fatto. Ma il burrone, profondissimo, della maggiore et era l che lo aspettava e lui gli corso incontro. Da maggiorenni non si pi obbligati a niente, ipercorsi sono volontari e lui ha semplicemente smesso di prendersi cura di s.
Nel frattempo gli spinelli sono diventati cocaina e adesso siamo al crack, con tutto quel che comporta il non essere presenti a se stessi. In mezzo al resto c’ anche un’etichetta psichiatrica: suo figlio un malato bipolare, ha bisogno di cure, mi dicono. Ma siamo sempre l: maggiorenne, non si pu costringerlo a curarsi. Salto i mille dettagli che una storia come questa porta con s e arrivo al dunque.

Violenza e minacce

Io sono convinta che lui possa ancora salvarsi, se si lasciasse aiutare. Ma non so pi a chi rivolgermi perch possa essere aiutato. E io, oggi, ho paura di lui. terribile pensare una cosa del genere, da madre. lacerante mescolare i ricordi del prima con la realt di adesso. devastante, e non so proprio pi che cosa fare. Mi hanno detto deve toccare il fondo, ma credo che l’abbia raggiunto ormai da molto tempo e non cambiato nulla se non in peggio. Ho dovuto difendermi da lui che ha reazioni incontrollate, violente. Sono arrivata a sbarragli la porta di casa. Lui ha scavalcato il cancello, l’ho denunciato. Non ha pi la residenza nella mia stessa casa e vive alla deriva, appunto, in compagnia di gente che aggiunge male al male.

Una domanda di aiuto

Il 30 novembre 2022 era una data in cui avevo osato sperare: era il giorno fissato per l’ingresso in una comunit che tratta le tossicodipendenze. Ma lui non si presentato e io non vedo pi la luce. Non ho pi lacrime, sono come svuotata. Devo guardarmi le spalle da mio figlio, tutta la mia famiglia deve difendersi da lui. Assieme ad altri tossicodipendenti ha occupato e devastato la casa in cui cresciuto. Ci vivevano i miei genitori, anziani e malati, sono fuori casa da mesi. C’ un cumulo di denunce contro di lui, molte firmate da me. Mi ha minacciata di morte e quasi ammazzata, mi arrivano notizie di situazioni molto gravi in cui mette se stesso e gli altri in pericolo. Cos’altro deve succedere? Mi chiedo ogni santo giorno. Serve un reato grave perch qualcuno intervenga? E che cosa posso fare di pi e meglio? .

Cosa fare?

Io e la mia famiglia siamo finiti in un abisso e non abbiamo strumenti, modi per reagire. Mio figlio, il bambino e il ragazzino adorato che illuminava le mie giornate, ha perduto la strada e vaga in un luogo mostruoso e lontano. Io so che pu ancora tornare indietro. So che ce la potrebbe fare ma non so pi a chi chiedere aiuto per poterlo raggiungere e tendergli la mano. Per questo ho scritto a voi de La27Ora. Perch magari qualcuno dei vostri lettori sa indicarmi la strada che mi riporti verso la vita.