Via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge sul Made in Italy, che, tra le altre cose, propone l’istituzione di un percorso liceale specificamente dedicato a promuovere la comprensione e le competenze legate alle eccellenze italiane.
Questa iniziativa mira a creare un’armonia tra domanda e offerta di lavoro e a nutrire competenze profonde in scienze economiche e giuridiche, oltre a scienze matematiche, fisiche e naturali.
Gli studenti che completano il percorso di studio Made in Italy raggiungeranno risultati di apprendimento comuni a tutti i licei, ma acquisiranno anche una serie di competenze e conoscenze specifiche. Tra queste ci sarà la capacità di sviluppare competenze imprenditoriali in grado di promuovere e valorizzare i specifici settori produttivi del Made in Italy.
L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare gli scenari storico-geografici e artistici e comprendere le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali, con particolare riferimento all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy. Gli studenti acquisiranno anche competenze comunicative in due lingue straniere moderne, equivalenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la prima lingua e al livello B1 per la seconda.
La bozza del provvedimento prevede inoltre misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, compreso il potenziamento dell’apprendimento integrato dei contenuti delle attività formative programmate in lingua straniera veicolare (Clil). Questo sarà possibile senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, ma vi è anche la possibilità di ricevere finanziamenti da soggetti pubblici e privati.
Si sottolinea l’importanza di rafforzare i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), connettendoli al tessuto socioeconomico-produttivo di riferimento. Questo approccio favorirà l’innovazione e l’apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio.
Tra le competenze specifiche che si prevede di sviluppare vi sono principi e strumenti per la gestione d’impresa, tecniche e strategie di mercato per le imprese del Made in Italy e strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del Made in Italy.
A partire dall’anno scolastico 2024/2025, l’opzione economico sociale del liceo delle scienze umane si fonderà nel percorso liceale Made in Italy. Questo cambio comporterà la cancellazione dell’opzione economica sociale per le classi successive alla prima, proseguendo fino all’esaurimento dell’opzione.
Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy”
Viene anche istituita la Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy” con il compito di promuovere il raccordo tra le aziende che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy e i Licei del Made in Italy.
L’obiettivo principale della Fondazione è diffondere la cultura d’impresa del Made in Italy tra gli studenti e favorire iniziative volte a un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro. Con questa iniziativa si punta ad arricchire il bagaglio formativo degli studenti con un focus sulle competenze e conoscenze che caratterizzano l’eccellenza del Made in Italy.
Un’importante iniziativa della Fondazione sarà il conferimento annuale del premio “Maestro del Made in Italy”. Questo riconoscimento sarà assegnato agli imprenditori che si sono distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere e le competenze alle nuove generazioni, anche attraverso iniziative formative e di sensibilizzazione dei giovani. I criteri e le modalità per il riconoscimento del premio saranno disciplinati con decreto del Ministro delle imprese e del Made in Italy, sentito il Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
La Fondazione si propone come catalizzatore tra i diversi attori pubblici e privati che operano nel settore della formazione professionale e del trasferimento tecnologico. Si prevede la creazione di sinergie e la messa a sistema di competenze e risorse per creare un ecosistema in cui i Licei del Made in Italy possano sviluppare progetti formativi coerenti con le linee di sviluppo economico del Paese.
Nella bozza del Ddl, il Ministero delle imprese e del Made in Italy ed il Ministero dell’Istruzione e del merito appaiono come membri fondatori della Fondazione. Saranno responsabili della definizione degli obiettivi strategici attraverso l’adozione di un atto di indirizzo.
Per l’anno 2024 è stata autorizzata una spesa in conto di capitale di 2 milioni di euro per la costituzione della Fondazione e di 2 milioni di euro per il suo funzionamento. Questo investimento, una chiara dimostrazione dell’impegno delle istituzioni nel sostenere l’innovazione e la formazione nel Paese, rappresenta un importante passo avanti per il rafforzamento del Made in Italy e della sua rappresentazione nel panorama mondiale.
Piano di studi (bozza)
Le materie del primo biennio: lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.
Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.
I quattro pilastri del provvedimento
1. Essere indirizzato allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradizione umanistica del nostro Paese;
2. Fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, al l’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà;
3. Guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del Paese, cosiddetti settori del Made in Italy;
4. Assicurare allo studente un per corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in ambito universitario e per inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro.
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