Liceo Leonardo a Milano, la faida: sciolto il consiglio di istituto, «troppe ingerenze dei genitori»

Liceo Leonardo a Milano, la faida: sciolto il consiglio di istituto, «troppe ingerenze dei genitori»

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di Giovanna Maria Fagnani

Ispezione dell’Ufficio scolastico al liceo scientifico Leonardo da Vinci: «Criticità nei rapporti, nelle attribuzioni e nel funzionamento degli organi collegiali». La polemica sulla gestione dei progetti extrascolastici finanziati con il contributo volontario delle famiglie

Troppe ingerenze da parte dei rappresentanti dei genitori fanno scattare lo scioglimento del consiglio di istituto al liceo scientifico Leonardo. A fare le veci dell’organo collegiale – che sarà rieletto solo a novembre – sarà un commissario straordinario, ovvero la preside del liceo scientifico Cremona Anna Lamberti, nominata dal direttore dell’Ufficio scolastico lombardo (Usr) Augusta Celada. Il decreto di scioglimento, comunicato mercoledì al Leonardo, giunge dopo l’ispezione avviata dall’Usr a seguito di segnalazioni giunte da alcuni insegnanti della scuola.

La querelle al liceo Leonardo

Lo scioglimento mette fine a una querelle che andava avanti da mesi fra direzione e docenti da una parte, componente dei genitori e degli studenti dall’altra, in merito ai progetti scolastici extra curriculari. I genitori (appoggiati dagli studenti) pretendevano l’adozione di un regolamento che selezionasse i progetti da finanziare con il contributo volontario di 140 euro che le famiglie versano per ampliare l’offerta formativa. La dirigente Luisa Amantia e i professori rifiutavano categoricamente l’idea del regolamento, essendo i progetti materia del collegio docenti. Dopo sedute «fiume» andate a vuoto, nell’ultima, il regolamento dei genitori, complice qualche assenza e astensione, era passato, ma la dirigente aveva ribadito di non volerlo applicare.

I risultati dell’ispezione

Dopo le segnalazioni, si è arrivati all’ispezione che ha accertato «ingerenza nella potestà in materia didattica del collegio docenti»

, realizzata «mediante la bozza di regolamento di organizzazione, valutazione e approvazione dei progetti extracurriculari». E poi «prevaricazione delle competenze del dirigente scolastico», «gravi alterazioni delle corrette funzioni del consiglio di istituto nelle attribuzioni autodecise», «impropria interpretazione del ruolo di presidente del consiglio d’istituto come se disponesse di governo funzionale del personale della scuola», «esclusione di persona titolare a assistere alle sedute».

Cosa succede al regolamento

Il clima era diventato così teso al Leonardo, che uno dei rappresentanti degli studenti, che aveva votato a favore del regolamento proposto dai genitori, era stato insultato da un professore e cacciato dalla classe. Nei confronti del docente è partito un provvedimento disciplinare. Lo scioglimento chiarisce che non potrà esserci un regolamento. La componente dei genitori tiene la linea del «no comment», ma la decisione dell’Usr è stata appresa «con dispiacere» e non è detto che questa sia l’ultima puntata della vicenda. «È una questione di soldi e i genitori continueranno ad attivarsi in tutti i modi per una gestione trasparente dei mezzi finanziari della scuola» fanno sapere, convinti di avere, almeno, portato l’attenzione sul controverso tema del contributo volontario, che crea attriti in molte scuole. Si tratta di una quota facoltativa, ma spesso viene chiesto all’atto dell’iscrizione e così viene percepito come obbligatorio. Chi non lo versa, ha chiarito più volte il Miur, non può essere discriminato.

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17 marzo 2022 (modifica il 17 marzo 2022 | 16:09)

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, 2022-03-17 15:09:00, Ispezione dell’Ufficio scolastico al liceo scientifico Leonardo da Vinci: «Criticità nei rapporti, nelle attribuzioni e nel funzionamento degli organi collegiali». La polemica sulla gestione dei progetti extrascolastici finanziati con il contributo volontario delle famiglie, Giovanna Maria Fagnani

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