Il disegno di legge sul Made in Italy dove è prevista anche l’istituzione del Liceo del “made in Italy” che verrà attuato, su proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito e che esordirà nell’anno scolastico 2024/2025, è stato approvato lo scorso 7 dicembre alla Camera.
Si tratta di una delle novità per l’istruzione pensate dal Governo a guida Giorgia Meloni.
Da evidenziare che il liceo Made in Italy non sarà più solo un’opzione, come era stato pensato inizialmente, ma un istituto liceale a pieno titolo, equiparabile ai licei artistico, classico, linguistico, musicale, scientifico e delle scienze umane.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda il Liceo Economico Sociale (LES), che non verrà abolito ma potrà coesistere con il nuovo liceo. Questa decisione elimina l’obbligo della confluenza nel nuovo istituto, permettendo dunque la convivenza dei due licei, a condizione che il numero totale di classi non aumenti.
Tale scelta va a rispondere alle preoccupazioni espresse dalla rete LES, in particolare da Francesca Di Liberti, riguardo alle sfide nell’orientamento delle famiglie e la preparazione per il nuovo percorso.
Il nuovo liceo potrebbe vedere la luce già dal prossimo anno scolastico, con la possibilità per le scuole di richiedere la costituzione di classi prime per l’a.s. 2024/25. Tuttavia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha inserito una clausola che subordina l’avvio del percorso alla disponibilità di risorse umane, finanziarie e strumentali, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Quadro orario
Il piano didattico del liceo del Made in Italy è caratterizzato da un quadro orario diversificato e ricco, che pone un accento particolare sulle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Gli studenti potranno beneficiare di 132 ore annue di Lingua e letteratura italiana, 99 ore di Storia e Geografia, Diritto, Economia Politica, Lingua e Cultura Straniera, e Matematica con Informatica. Altri importanti ambiti di studio includono 66 ore annue di Seconda Lingua e Cultura Straniera, Scienze Naturali, e Scienze Motorie e Sportive. Storia dell’Arte e Religione Cattolica o attività alternative completano l’offerta formativa con 33 ore annue.
– Lingua e letteratura italiana, 132 ore l’anno,
– Storia e geografia, 99 ore l’anno,
– Diritto, 99 ore l’anno,
– Economia politica, 99 ore l’anno,
– Lingua e cultura straniera, 99 ore l’anno,
– Seconda lingua e cultura straniera, 66 ore l’anno,
– Matematica con Informatica, 99 ore l’anno,
– Scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 ore l’anno,
– Scienze motorie e sportive, 66 ore l’anno,
– Storia dell’arte, 33 ore l’anno,
– Religione cattolica o attività alternative, 33 ore l’anno.
Gli studenti che completano il percorso di studio Made in Italy raggiungeranno risultati di apprendimento comuni a tutti i licei, ma acquisiranno anche una serie di competenze e conoscenze specifiche. Tra queste ci sarà la capacità di sviluppare competenze imprenditoriali in grado di promuovere e valorizzare i specifici settori produttivi del Made in Italy.
L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare gli scenari storico-geografici e artistici e comprendere le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali, con particolare riferimento all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy. Gli studenti acquisiranno anche competenze comunicative in due lingue straniere moderne, equivalenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la prima lingua e al livello B1 per la seconda.
La bozza del provvedimento prevede inoltre misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, compreso il potenziamento dell’apprendimento integrato dei contenuti delle attività formative programmate in lingua straniera veicolare (Clil). Questo sarà possibile senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, ma vi è anche la possibilità di ricevere finanziamenti da soggetti pubblici e privati.
Si sottolinea l’importanza di rafforzare i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), connettendoli al tessuto socioeconomico-produttivo di riferimento. Questo approccio favorirà l’innovazione e l’apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio.
Tra le competenze specifiche che si prevede di sviluppare vi sono principi e strumenti per la gestione d’impresa, tecniche e strategie di mercato per le imprese del Made in Italy e strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del Made in Italy.
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