Licia Colò: Il consumismo è uno stile di vita sbagliato. Lacqua della pasta la do alle piante

Licia Colò: Il consumismo è uno stile di vita sbagliato. Lacqua della pasta la do alle piante

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di Renato Franco

La conduttrice torna su La7 da luned con Eden – Un pianeta da salvare

Mi dicono: eh ma parli sempre delle stesse cose… Rispondo: eh s, ma stiamo sempre peggiorando. Purtroppo questi sono i grandi temi che affiggono il nostro tempo. Licia Col torna da luned in prime time su La7 con la quarta stagione di Eden – Un pianeta da salvare ma per colpa di tutti noi costretta a occuparsi di problemi che sono noti, che non smuovono n le coscienze collettive n quelle istituzionali: Cerchiamo di portare alla luce le bellezze che ci circondano per trattare temi pi scomodi, scottanti, legati al presente: parleremo di energia, di riscaldamento globale, di cosa comportano davvero i cambiamenti climatici, dei passi avanti della scienza, degli esempi virtuosi di territori che iniziano a capire il valore del patrimonio naturale. sempre questa la chiave di lettura della conduttrice: non solo mostrare la bellezza, ma anche interrogarsi su come preservarla perch il pianeta, come ha detto papa Francesco, la nostra casa comune. Nella prima puntata la conduttrice fa tappa nella Foresta Nera (ricca di paesini a emissioni zero, ma quando le realt sono piccole pi facile), sul ghiacciaio di Aletsch in Svizzera (per non dimenticare i problemi della fusione dei ghiacci), a Osimo, gioiello delle Marche dalla storia millenaria ( l’occasione per sensibilizzare sui rischi delle esondazioni perch continuiamo a piangere solo quando le cose accadono).

Il turbo-consumismo compulsivo di oggi non aiuta l’ambiente.
uno stile di vita sbagliato. Tanti dicono che dovremmo dare valore ad altri principi e invece siamo bombardati da modelli sempre pi consumistici.

La speranza in mano ai giovani?
Non sono cos convinta che i giovani di oggi siano sensibili alle tematiche ambientali come sento dire. Sicuramente ci sono ragazzi interessati a questi temi, Greta Thunberg un simbolo a livello mondiale, ma se guardo i social — il mezzo di comunicazione pi importante di oggi — la sensazione un’altra. Chi ha milioni di follower? I leader giovani e green o gli influencer che sponsorizzano altro?.

Lei che rapporto ha con i social?
Mi fa paura che un politico debba usare i filtri su Instagram perch se no sembra fuori dal tempo. Io non avevo mai pensato di correggere le mie foto — giusto nei servizi curati dai fotografi succede — ma adesso mia figlia mi ha convinto che devo migliorare un’immagine prima di pubblicarla. Per parlare il linguaggio di oggi devi trovare un compromesso, ma certi valori sembrano essere sempre pi dimenticati, soppiantati da esempi superficiali che vengono ritenuti pi importanti.

Come giudica la nuova via delle proteste verdi fatta di vernice sulle opere d’arte?
Mi sembra di tornare agli anni 70 quando l’ambientalismo era una battaglia in mano agli hippy, considerati un po’ sfigati. Invece avevano visto molto avanti, perch gi allora ci stavamo muovendo in una direzione sbagliata. Oggi queste azioni rischiano di essere considerate come allora, azioni di poveri sfigati. Io non le approvo, mi limito a constatare che per si parla di ecologia sui media solo quando si fanno queste proteste… un cane che si morde la coda.

Qual lo spreco che la fa pi arrabbiare?
L’acqua. Pi di una volta ho visto situazioni terrificanti. In Monferrato non credevo ai miei occhi: la terra tra le viti era spaccata da crepe che si vedono solo in Africa. In Italia lo spreco di acqua enorme, per motivi politici (per le tubature che perdono) e culturali, perch a volte bastano gesti quotidiani. Io ad esempio chiudo il rubinetto mentre mi lavo i denti e non butto l’acqua della pasta: la faccio raffreddare e poi la do alle piante.

Nucleare: s o no?
Sono favorevole al nucleare di nuova generazione, quello pulito, ma che ancora non esiste. Ho intervistato fisici nucleari che mi hanno spiegato che tra una decina di anni sar attuabile. Il problema del nucleare di oggi sono le scorie radioattive; lo ripeto, siamo una casa comune: non pensabile rifilare a qualcun altro la nostra immondizia pericolosa.

Se non avesse fatto questo mestiere cosa avrebbe fatto?
Sar che mi sono un po’ rincoglionita, ma oggi mi affascinano due cose: il giardinaggio e l’architettura di interni. Non ne so nulla, ma leggo articoli, prendo libri, rimango a bocca aperta davanti alle case ecologiche a emissioni zero.

Lei trasmette una calma olimpica: non perde mai la pazienza?
Sono pi fumantina di quello che sembra. Per sono anche molto “orientale”: se tu ricevi un torto o un danno e — oltre a rimanerci male — ti rovini la giornata arrabbiandoti, ottieni una doppia fregatura. Se non posso cambiare la situazione, devo accettarla. Quindi come dicono i giovani: scialla.

28 gennaio 2023 (modifica il 28 gennaio 2023 | 19:53)

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