di Francesco Giambertone
Nella seconda puntata del podcast di Myrta Merlino sulla vita della senatrice, Segre racconta la quotidianità dei lavori forzati ad Auschwitz e l’incontro con l’uomo con cui trascorrerà tutta l’esistenza
Alla fine della prima puntata avevamo lasciato Liliana Segre all’ingresso del campo di Auschwitz, quando stringe la mano di suo padre per l’ultima volta, prima che inizi la sua età da donna adulta e sola. Nel secondo episodio del podcast «Tienimi la mano», disponibile da oggi, la ritroviamo lì, ridotta in schiavitù dai nazisti, senza identità, con un numero tatuato sulla pelle.
Qualche tempo dopo, tornata libera, Liliana è in riva al mare, sdraiata su un asciugamano con un ragazzo più grande di lei di 10 anni, che non fa domande su quel tatuaggio di Liliana, perché ha già capito tutto.
Alla storia con Alfredo, l’amore della vita di Liliana Segre, è dedicata la seconda puntata di «Tienimi la mano», il podcast di Myrta Merlino prodotto da Chora Media per il Corriere della Sera in collaborazione My Communication e con il supporto di Esselunga.
Il podcast è un regalo che Liliana Segre, che ha compiuto 92 anni lo scorso 10 settembre, ci ha fatto per il suo compleanno. A Myrta Merlino, conduttrice di La7 diventata sua amica negli ultimi anni, si è raccontata in un podcast in 3 puntate: il primo episodio di «Tienimi la mano» è uscito venerdì 9 settembre, venerdì 23 sarà disponibile il terzo e ultimo.
16 settembre 2022 (modifica il 16 settembre 2022 | 01:03)
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, 2022-09-15 23:06:00, Nella seconda puntata del podcast di Myrta Merlino sulla vita della senatrice, Segre racconta la quotidianità dei lavori forzati ad Auschwitz e l’incontro con l’uomo con cui trascorrerà tutta l’esistenza, Francesco Giambertone