L’invasione dell’Ucraina distrugge anche le foreste: stop al commercio del «legname di guerra»

L’invasione dell’Ucraina distrugge anche le foreste: stop al commercio del «legname di guerra»

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COMMERCIO SOSTENIBILE

di Giuseppe Cucinotta19 mar 2022

L'invasione dell'Ucraina distrugge anche le foreste: stop al commercio del «legname di guerra»

«Scegliere legno sostenibile per le persone e per il Pianeta». Un messaggio che, in questo periodo, si incrocia inequivocabilmente anche con lo scenario della guerra in Ucraina. In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste 2022, che ci celebrerà il 21 marzo, lo PEFC Italia (il Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) mette in evidenza, nel suo rapporto annuale, come nel 2021 si sia registrato un incremento della superficie forestale nel nostro Paese, ma anche quanto sia necessario continuare ad informare i consumatori per indirizzarli ad acquisti maggiormente consapevoli. Secondo l’organizzazione, che ha il compito di promuovere una gestione corretta e sostenibile delle foreste, il legno proveniente da Russia e Bielorussia deve essere considerato come “legname di guerra” e pertanto non potrà essere oggetto di certificazione PEFC.

L’organo che sovrintende alla corretta compravendita di materie prime dal patrimonio silvicolo nega la certificazione PEFC (che garantisce la sostenibilità del legname in commercio) a tutte le partite di alberi tagliati in Russia e Bielorussia. Appello ad impegnarsi per acquisti consapevoli in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste 2022

L’impegno per lo sviluppo di un verde “sostenibile” è anche al centro delle iniziative organizzate dalla Fao sempre il 21 marzo. Per questa occasione il direttore generale dell’organizzazione, QU Dongyu, insieme ad un gruppo di studenti di agraria, si recherà al Parco archeologico dell’Appia Antica, a Roma, dove verranno piantati 40 alberi donati dalla Regione Lazio nell’ambito del progetto «Ossigeno» (Oxyhen), un’iniziativa per compensare le emissioni di carbonio e proteggere la biodiversità. Anche Legambiente ed EY per celebrare la giornata hanno deciso di piantare 50 nuovi alberi a Roma e Milano.

Stop agli scambi con Mosca e Minsk

Una cultura improntata alla sostenibilità non può prescindere dalla necessaria attenzione alle complesse dinamiche geo-politiche che possono interferire con i nostri consumi ed acquisti. In particolare, la drammatica invasione dell’Ucraina comporta la necessità di sviluppare una nuova consapevolezza etica ed ambientale. «Il PEFC è estremamente preoccupato per l’attacco del governo russo all’Ucraina e l’invasione militare è in diretta opposizione con i nostri valori fondamentali – spiega Francesco Dellagiacoma, presidente del PEFC Italia -. Questa aggressione provoca dolore e morte a persone innocenti, comprese donne e bambini, e ha inoltre un impatto distruttivo immediato e a lungo termine sull’ambiente, sulle foreste e sulle persone che dipendono dalle foreste per il proprio sostentamento». Per queste ragioni il Consiglio internazionale dell’organizzazione ha deciso di dichiarare il legno proveniente da Russia e Bielorussia come “legname di guerra” ed in quanto tale questo non potrà essere utilizzato in prodotti certificati PEFC. Occorre ricordare come il patrimonio forestale di questi Paesi rappresenti il 12,5% dell’area totale certificata PEFC a livello globale. (continua a leggere dopo i link e la foto)

Tronchi d’albero con il logo Pefc che certifica la sostenibilità del prodotto
Tronchi d’albero con il logo Pefc che certifica la sostenibilità del prodotto

Il dato positivo italiano

Celebrare in queste condizioni la Giornata Internazionale delle Foreste 2022 è molto difficile, ma è possibile consolarsi, seppur parzialmente, con un dato confortante: il rapporto annuale sulla certificazione in Italia presentato da PEFC ha attestato come gli ettari di superficie certificata nel nostro Paese siano pari 892.609,63, con un incremento di circa 3.600 ettari rispetto l’anno precedente. Il Trentino Alto-Adige si conferma medaglia d’oro con 556.147 ettari, mentre entrano a far parte della “classifica” per il primo anno anche la Liguria e la Calabria. A spiccare rispetto l’anno precedente è soprattutto il Lazio con la certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile degli oltre 6.000 ettari della tenuta presidenziale di Castelporziano. «La certificazione di gestione forestale sostenibile fornisce la garanzia che le foreste vengano gestite in linea con stringenti requisiti ambientali, sociali ed economici, mettendo in equilibrio persone, pianeta e profitto – spiega Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia -. Ci sono maggiore consapevolezza e interesse nella salvaguardia del pianeta: la certificazione PEFC è uno degli strumenti individuati per la tutela delle foreste, baluardo principale contro il cambiamento climatico».

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, 2022-03-19 10:58:00, L’organo che sovrintende alla corretta compravendita di materie prime dal patrimonio silvicolo intende negare la certificazione PEFC (che garantisce la sostenibilità del legname in commercio) a tutte le partite di alberi tagliati in Russia e Bielorussia, Giuseppe Cucinotta

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Pietro Guerra

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