Lione, ventenne stermina la famiglia con fucile e katana: 5 morti. Poi gli agenti lo uccidono

Lione, ventenne stermina la famiglia con fucile e katana: 5 morti. Poi gli agenti lo uccidono

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di Stefano Montefiori

Strage a Douvres, paese a 60 chilometri dal capoluogo. Tra le vittime due ragazzi e un bambino. Erano la famiglia del padre, nata dopo la fine del primo matrimonio. Oltre 100 i poliziotti impiegati nell’operazione

Dal nostro corrispondente

PARIGI Un ragazzo di 22 anni ha compiuto una strage a Douvres, un piccolo paese nella campagna a 60 chilometri da Lione. Ha ucciso suo padre e la famiglia da lui fondata dopo la fine del primo matrimonio: la seconda moglie, le loro due figlie di 17 e 15 anni e un figlio di 5 anni, suoi fratelli e sorelle per parte di padre. L’autore del massacro è rimasto ucciso durante l’intervento delle forze speciali.

Gli agenti locali hanno circondato la casa dove si era asserragliato il ragazzo da martedì sera, e hanno atteso i rinforzi delle forze speciali del GIGN arrivate da Lione all’alba di mercoledì. Nonostante molti tentativi compiuti da diversi negoziatori, non si è mai stabilito un dialogo tra il ventenne e gli agenti, che nella mattina di mercoledì hanno dato l’assalto alla casa.

Le forze speciali hanno trovato i cinque corpi e hanno ucciso il ragazzo, che era armato di un fucile e di una spada giapponese. L’autore della strage non viveva con il padre e la sua nuova famiglia; abitava in un paese vicino, dove lavorava in un fast food.

La famiglia era arrivata a Douvres nell’estate del 2020, il padre lavorava nel settore edile. Secondo il sindaco di Douvres, Christian Limousin, «si stavano inserendo nella vita del paese, li ho visti per l’ultima volta qualche settimana fa, alla festa di fine anno della scuola». Le forze dell’ordine sono intervenute in modo massiccio, con droni e oltre 100 agenti, ma non sono riuscite a evitare la strage.

20 luglio 2022 (modifica il 20 luglio 2022 | 19:07)

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, 2022-07-20 22:36:00, Strage a Douvres, paese a 60 chilometri dal capoluogo. Tra le vittime due ragazzi e un bambino. Erano la famiglia del padre, nata dopo la fine del primo matrimonio. Oltre 100 i poliziotti impiegati nell’operazione , Stefano Montefiori

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