Liquidazione ai consiglieri regionali, la Puglia ci riprova. Ma manca ancora la legge

Spread the love

il tfm Mezzogiorno, 16 dicembre 2022 – 09:09 Il trattamento di fine mandato il tormentone degli ultimi giorni per la politica pugliese. Ma ancora definire come sar di Francesco Strippoli A distanza di poco pi di un anno ci riprovano. Nell’estate 2021 sembr un modo per prepararsi alle imminenti ferie estive, quest’anno coincide con il panettone. E’ fortissima in Puglia la tentazione di ripristinare il Tfm (il trattamento di fine mandato) dei consiglieri regionali, analoga alla liquidazione che si riconosce ai lavoratori dipendenti. E’ in corso la manovra per il Bilancio di previsione 2023 e qualcuno, nel Consiglio regionale pugliese, torna a insistere perch il Tfm sia inserito con un emendamento nel testo proposto dalla giunta regionale. In Aula si discuter il 20 e 21 dicembre. Una norma tutta da scrivereCome potrebbe essere il Trattamento di fine mandato? Nessuno lo sa perch l’emendamento non stato scritto e chiss se si decider di farlo. Se fosse come quello concepito nell’estate dell’anno scorso funzionerebbe cos: andrebbe accantonata una mensilit (circa 7.000 euro lordi) per ogni anno di permanenza in Consiglio per ognuno dei 51 consiglieri della Puglia. Ossia 35 mila euro per consigliere per una legislatura di 5 anni. In totale 1,8 milioni di spesa per l’Assemblea. L’ondata di critiche che invest il Consiglio nel 2021L’imbarazzo di decidere fortissimo. Da un lato il Tfm lo percepiscono i parlamentari e quasi tutti i consiglieri regionali d’Italia: la Puglia una delle poche Regioni a non averlo previsto dopo l’abolizione del 2012 decisa sotto la spinta del governo Monti. Dall’altro tutti ricordano l’ondata di critiche che invest il Consiglio nell’estate del 2021, al punto da indurre il governatore Michele Emiliano a decidere per il no e a invocare l’aiuto dei leader del Pd e dei 5 Stelle, Enrico Letta e Giuseppe Conte (entrambi i partiti sono parte della maggioranza assieme alle liste civiche). Letta e Conte intervennero con dichiarazioni ruvide e determinarono il ripensamento del Consiglio pugliese. Peraltro va aggiunto che la scelta, per quanto legittima e analoga a quella delle altre Regioni, soffre di due difetti: arriverebbe mentre gli italiani sono assillati dalla crisi e dall’inflazione e poi verrebbe presentata, come altre volte, quasi di soppiatto. Infatti finora nessuno si assunta alcuna esplicita intenzione al riguardo: tutti ne parlano e nessuno scrive la norma. Tfm abrogato nel novembre 2012Piccola storia (triste). Nel novembre 2012, il Consiglio pugliese decise di abrogare il Tfm allora in vigore: molto generoso, prevedeva l’accantonamento di 2,5 mensilit per ogni anno di legislatura, senza un numero predeterminato di anni (potevano essere anche 15 o 20). L’Assemblea non decise di sostituire quel Tfm con il modello virtuoso adottato dalla conferenza Stato-Regioni il 6 dicembre 2012 (poche settimane dopo l’abolizione pugliese). Quel modello diceva di accantonare una mensilit per massimo dieci anni. Quasi tutte Regioni lo fecero, la Puglia no. Il Consiglio pentito di non aver deciso e ogni tanto ci riprova. Alla chetichella. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 16 dicembre 2022 | 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-16 17:34:00, Il trattamento di fine mandato è il tormentone degli ultimi giorni per la politica pugliese. Ma è ancora definire come sarà,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.