Per chi non vuole attendere troppo tempo per ricevere il proprio TFS le soluzioni per chiedere un anticipo ci sono.
Il caso delle pensioni quota 100, 102 e ora anche 103 mettono i lavoratori della pubblica amministrazione nella difficile condizione di dover attendere diversi anni prima di ricevere la buonuscita. Rispondiamo a tal riguardo ad un nostro lettore che ci scrive:
Sono andato in pensione con quota 100 in settembre 2019, appartenevo al personale ATA della scuola(ex Inpdap). Ho compiuto 67 anni il 15 gennaio 2023, chiedo: quando avrò la mia liquidazione? nel caso debba aspettare ancora molti mesi esiste la possibilità di anticiparla?
Purtroppo deve attendere ancora più di un anno per poter vedere la prima quota della sua liquidazione. Perchè la normativa della quota 100 parlava chiaro al riguardo:
- o 27 mesi dopo il teorico accesso alla pensione anticipata;
- o 15 mesi dopo il teorico accesso alla pensione di vecchiaia.
Dovendo attendere molti mesi ancora, le possibilità di anticipo nel suo caso possono essere due: o richiedere l’anticipo con tasso agevolato alle banche (che però attualmente, grazie all’aumento del rendistato troppo agevolato non è) o provare a chiedere l’anticipo del TFS direttamente all’INPS che applica un tasso solo dell’1%.
Il problema principale nel richiedere l’anticipo all’INPS è che lo concede solo a chi, in fase di pensionamento ha confermato la propria iscrizione al Fondo Credito (o lo abbia fatto entro il 31 agosto dell’anno di cessazione). Se non dovesse aver optato, a suo tempo, per questa scelta purtroppo la strada della richiesta dell’anticipo all’INPS le è preclusa e le resta solo quello con tasso di interessa agevolato offerto dalle banche.
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