L’istruzione, pilastro fondamentale per la formazione delle nuove generazioni, sta vivendo un momento di crisi inaspettata nella provincia di Belluno. Circa venti studenti, di età compresa tra i 6 e i 16 anni, hanno deciso di abbandonare il percorso formativo tradizionale, preferendo il rifugio della propria casa e delle attrattive digitali, così come segnala il Corriere delle Alpi.
Questa scelta, per quanto sconcertante possa sembrare, non è sempre in contrapposizione con il desiderio dei genitori. Mentre alcuni si trovano impotenti di fronte alla decisione dei figli, altri la supportano apertamente.
Ma, cosa spinge questi giovani a rinunciare al loro diritto e dovere all’istruzione? Diverse motivazioni emergono, tra cui problemi di salute. Ma, in un numero sempre crescente di casi, la risposta sembra risiedere in una combinazione di apatia e attrazione verso il mondo digitale. L’aspirazione a diventare celebrità istantanee, ispirati da storie di successo su piattaforme come Instagram e TikTok, diventa un miraggio irresistibile. Alcuni di questi studenti trascorrono intere giornate giocando online, con la speranza di raggiungere la fama e la ricchezza, spesso con l’incoraggiamento dei propri genitori.
Sette di questi casi provengono dal comune di Belluno, come rivelato dall’assessore alla scuola, Roberta Olivotto. In molti casi, le famiglie sono state contattate dai servizi dell’Ulss, dove molti di questi studenti erano già noti.
L’inaspettato aumento dell’elusione dell’obbligo scolastico si sta rivelando una sfida per le istituzioni. Nonostante gli sforzi di scuole e servizi sociali, l’ente locale si ritrova impotente di fronte a tale fenomeno.
Molte scuole hanno segnalato un aumento di studenti che si rifugiano in un mondo virtuale, perdendo il contatto con la realtà. Questa tendenza è stata accentuata durante i mesi di lockdown a causa della pandemia da Covid, con studenti che scomparivano dai collegamenti delle lezioni online per giorni.
La situazione a Belluno suona come un campanello d’allarme per il sistema educativo. L’importanza di affrontare queste problematiche e ristabilire il valore dell’istruzione non può essere sottovalutata. La corsa verso un successo virtuale e effimero non dovrebbe mai sostituire l’educazione fondamentale che ogni giovane merita.
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