Lite Donzelli-Pd: cosa è il giurì donore e quando si istituisce

Lite Donzelli-Pd: cosa è il giurì donore e quando si istituisce

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di Redazione PoliticaLe norme sono fissate dal regolamento della Camera. Tre casi negli ultimi vent’anni Non compito del presidente della Camera, n dei vicepresidenti, entrare nel merito politico delle dichiarazioni rese in quest’Aula da parte deputati. I toni e le parole utilizzati nell’ambito della dialettica politica devono, tuttavia, essere sempre essere mantenuti nell’alveo del rispetto reciproco: lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dando l’assenso all’istituzione di un giur d’onore dopo la bagarre in Aula tra il deputato di FdI, Giovanni Donzelli, e i dem. Ma cos’ il giur d’onore e in che casi si istituisce? A spiegarlo l’articolo 58 del regolamento della Camera: Quando nel corso di una discussione un deputato sia accusato di fatti che ledano la sua onorabilit, egli pu chiedere al Presidente della Camera di nominare una Commissione la quale giudichi la fondatezza dell’accusa: l’articolo 58 del regolamento della Camera. Per procedere con la nomina sono necessarie tre condizioni: l’addebito personale e diretto di un parlamentare nei confronti di un altro nel corso di una discussione, l’attribuzione di fatti determinati e non quindi l’espressione di un giudizio o una opinione; e infine la possibilit che la Commissione di indagine – che non dispone di poteri coercitivi – possa acquisire elementi di conoscenza in ambito parlamentare o attraverso testimonianze spontanee degli interessati. Non si tratta di uno strumento che viene utilizzato con frequenza. Negli ultimi venti anni stato nominato per Benito Paolone di An nel 2004 e per Franco Barbato di Italia dei valori nel 2010 e nel 2012. A volte il giur viene evitato grazie alle scuse dell’accusatore, come nel dicembre 2009 quando Maurizio Paniz di Forza Italia fece un passo indietro con Marco Minniti. Il regolamento della Camera stabilisce anche i tempi. Il presidente della Camera assegna un termine per presentare le sue conclusioni alla Camera, la quale ne prende atto senza dibattito n votazione. Esistono anche altre eventuali sanzioni: se un parlamentare ricorre a parole sconvenienti (articolo 59) pu essere richiamato dal presidente, o pu essere espulso (articolo 60) se viene richiamato una seconda volta o se ingiuria uno o pi colleghi o membri del governo. 1 febbraio 2023 (modifica il 1 febbraio 2023 | 09:54) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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