di Paolo Tomaselli, inviato a Liverpool
Gli inglesi dominano ma passano solo nel secondo tempo: prima con una autorete di Estupinan (su cross di Henderson) e poi con una rete del solito Mané su assist di Salah
Fish and chips, birra e semifinali: il Liverpool — che ha già superato il penultimo atto 9 volte su 11 nella sua storia — ci mette un po’ a servire tutte le sue specialità, ma alla fine riesce nell’impresa fallita da Juventus e Bayern, ovvero battere in casa propria il resistente Villarreal, che tornava a queste altitudini in Champions dopo ben sedici anni. L’agenzia viaggi Unai Emery — appena una sconfitta nelle ultime dodici trasferte nelle coppe e l’Europa League vinta un anno fa — offriva novanta minuti di pura sofferenza ai suoi tremila tifosi, ma nel pacchetto all inclusive si ritrova anche due gol: il minimo sindacale dopo una partita del genere, ma comunque una bella montagna da scalare nel piccolo Estadio de la Ceramica martedì prossimo.
Che la seconda semifinale fosse molto diversa rispetto a City-Real era scontato, ma lo choc «culturale» tra il carnevale del gol e la quaresima durata quasi un’ora è comunque evidente, specie per il popolo di Anfield, impassibile al cospetto di un micidiale vento freddo, quasi come il Villarreal di fronte alle prime folate degli uomini di Klopp: i tentativi di Emery di smontare il pressing e il ritmo del Liverpool infatti sono studiati bene e i rischi calcolati.
Il portiere Rulli, che perde ogni secondo possibile nei rinvii, fa innervosire il pubblico e un po’ anche i Reds, che solo dopo mezzora cominciano a far sul serio, dopo un paio di tiri di riscaldamento di Luis Diaz. La deviazione dell’ex napoletano Albiol su tiro di Mané (palla fuori di poco) e soprattutto l’incrocio dei pali centrato da Thiago prima dell’intervallo sono i primi segnali che i meccanismi difensivi di Emery sono sotto stress, anche perché Parejo non riesce a fare due passi con il pallone prima di farselo strappare e così ripartire per gli spagnoli è impossibile. Ciò non toglie che sfondare il muro giallo di otto giocatori a cavallo della linea dell’area di rigore si riveli a lungo un rebus anche per questa versione più sofisticata della macchina kloppiana, già ben rodata negli anni, dato che 13 giocatori su 14 della finale di Champions 2019 sono ancora qui.
Se il muro non si può sfondare, però si può sempre scavalcare: la palla nella ripresa gira subito a un’altra velocità ma è solo una deviazione di punta di Estupinan (quello che ha fatto fuori lo juventino McKennie negli ottavi) su cross di capitan Henderson da destra a ingannare Rulli per l’1-0, cambiando faccia alla serata. Il Liverpool alza ancora il ritmo e la doppia linea di protezione del Villarreal viene scardinata due minuti dopo, per il 2-0: Salah imbecca Mané sul filo del fuorigioco e il senegalese segna il suo ventesimo gol stagionale a due passi dal portiere. Tra un gol annullato e l’altro (di Fabinho ed Anderson, in fuorigioco), il Sottomarino giallo imbarca acqua, ma trova la forza di presentarsi un paio di volte in area inglese, rimbalzando però addosso a Konate e Van Dijk. Il Liverpool cerca in tutti i modi il terzo gol, quello della sicurezza, senza trovarlo. Ma anche così, mezza finale sembra guadagnata.
27 aprile 2022 (modifica il 27 aprile 2022 | 23:30)
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, 2022-04-27 22:07:00, Gli inglesi dominano ma passano solo nel secondo tempo: prima con una autorete di Estupinan (su cross di Henderson) e poi con una rete del solito Mané su assist di Salah, Paolo Tomaselli, inviato a Liverpool