Liza, la bambina uccisa dai missili a Vinnytsia, diventa il simbolo della strage dei russi

Liza, la bambina uccisa dai missili a Vinnytsia, diventa il simbolo della strage dei russi

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di Greta Privitera

Stava tornando a casa da una lezione di logopedia con la mamma quando è stata scaraventata fuori dal suo passeggino fucsia, Liza era una bambina con la sindrome di Down e aveva solo quattro anni

Di ogni strage di civili in Ucraina, facciamo fatica a ricordare il nome – spesso difficile – della città in cui avviene, o il numero dei morti – sempre troppi. Ricordiamo più facilmente un fotogramma, un dettaglio che nelle nostre menti rimane un richiamo di che cosa vuole dire davvero la guerra. Dell’attaco all’ospedale pediatrico di Mariupol, nella memoria c’è la giovane ragazza incinta che corre giù dalle scale; dei missili sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk rivediamo i corpi dei viaggiatori senza vita tra i trolley abbandonati. Dei bombardamenti di giovedì 14 luglio a Vinnytsia, la città dell’Ucraina centrale lontanissima dalla frontline, dove sono morte 23 persone tra cui tre bambini, ricorderemo il passeggino fucsia riverso a terra, sporco di fango, con accanto delle scarpe da tennis grigie.

Quel passeggino apparteneva a Liza, una bambina di quattro anni con la sindrome di Down. Fino alle 10.49, ci sedeva sopra, e, come si poteva vedere dalle storie Instagram della sua mamma Ira, 32 anni, ogni tanto chiedeva di scendere: voleva spingerlo. Stavano tornando da un centro di logopedia che frequentavano, quando i missili da crociera russi, lanciati da un sottomarino nel Mar Nero, hanno colpito un complesso commerciale e distrutto le auto del suo parcheggio. Alle 10.50 Liza è stata scaraventata fuori dal suo passeggino fucsia ed è morta. Ira si trova in un reparto di terapia intensiva.

L’account Instagram di Ira è dedicato alla storia della sua bambina Liza. Nell’immagine del profilo si vedono mamma e figlia con la bandiera dell’Ucraina disegnata sul volto, e in quasi tutte le foto c’è Liza ritratta in un momento della giornata. Mentre gioca, con in mano un fiore, accanto al suo cane. Ci sono anche i racconti di questi mesi di guerra che per loro hanno significato niente scuola, né logopedia. Ogni post è un messaggio d’amore infinito: «Ho grandi progetti per la mia vita , per la tua e per la nostra insieme»; «Con te ho imparato l’amore incondizionato»; «Ci si può innamorare in continuazione?». E proprio adesso che avevano iniziato a uscire di casa e a godersi di nuovo la normalità, Liza non c’è più.

A raccontare la loro storia, anche la first lady ucraina Olena Zelen ska . In un post Instagram scrive: «Oggi con orrore ho visto la foto di un passeggino rovesciato a Vinnytsia. Ho letto la notizia e mi sono accorta che conoscevo quella bambina. Liza è stata uccisa da un missile russo, non scriverò tutte le parole che vorrei dire a chi l’ha uccisa, ma scriverò di lei. Ho incontrato questa bella bambina per un video a Natale. Era luminosa, sincera, gioiosa, cresciuta nel’amore. Era birbante, e in mezz’ora è riuscita a dipingere su se stessa, sugli altri bambini, sui cameramen e anche su di me. Guardate come era da viva, sto piangendo accanto ai suoi cari».

15 luglio 2022 (modifica il 15 luglio 2022 | 12:41)

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, 2022-07-15 11:22:00, Stava tornando a casa da una lezione di logopedia con la mamma quando è stata scaraventata fuori dal suo passeggino fucsia, Liza era una bambina con la sindrome di Down e aveva solo quattro anni, Greta Privitera

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