“Cosa fai un giorno intero su Facebook? Vai a lavorare”. Queste le parole esplosive dello stilista Domenico Dolce durante la sua recente visita a Polizzi Generosa, sua città natale, in provincia di Palermo.
L’icona della moda era tornata in occasione del suo 65esimo compleanno, celebrato il 13 agosto. Ma la festa è stata accompagnata da una critica puntuta rivolta alla giovane generazione.
Durante l’inaugurazione di una mostra fotografica presso la sua fondazione P.G. 5 cuori, aperta al pubblico dal 2020, Dolce non ha esitato a esprimere le sue preoccupazioni. “Sapete cosa si aspettano da me i giovani? Che venga qua con una valigia piena di soldi da distribuire”, ha esclamato, suggerendo un’aspettativa distorta da parte della gioventù siciliana.
Queste parole non sono cadute nel vuoto. Pochi giorni dopo, la dichiarazione di Dolce ha suscitato una risposta dal Movimento “Nunsiparte”, attivo su Instagram. Questo movimento si dedica a temi profondi, promuovendo la riappropriazione delle radici siciliane, la valorizzazione della terra e la difesa della libertà di rimanere in Sicilia. Di fronte alle parole dello stilista, “Nunsiparte” ha lanciato un invito provocatorio: se Dolce è preoccupato per il futuro dei giovani e la loro dedizione ai social media, perché non investe concretamente nella sua città natale e sostiene la comunità?
La sfida lanciata da “Nunsiparte” potrebbe non solo rappresentare una risposta alle critiche di Dolce, ma anche un’opportunità: l’opportunità di un dialogo costruttivo e di azioni concrete per supportare la crescita e lo sviluppo della comunità siciliana.
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