Londra, rider si sente male: il cliente prende il cibo e lo abbandona al freddo

di Paola De Carolis

Alcune persone si sono fermate a soccorrerlo, ma il portiere del lussuoso grattacielo lo aveva lasciato sul marciapiede ad aspettare l’ambulanza. E il cliente, dopo essersi lamentato per il ritardo, ha preso il cibo e se ne andato

Si torna a discutere della sicurezza dei rider in Gran Bretagna dopo lo sconcertante caso del giovane Mohamed che, la settimana scorsa, si sentito male di fronte a un elegante palazzo di Londra dove era giunto per consegnare del cibo ed stato lasciato per strada.

Stando alla ricostruzione dei passanti — e in particolare di James Farrar, segretario generale del sindacato App Drivers & Couries —, Mohamed svenuto di fronte a Meranti House, un grattacielo della zona di Whitechapel.

Inizialmente il portiere ha deciso di non farlo entrare e Mohamed ha atteso l’arrivo dell’ambulanza sul marciapiede assieme ad una manciata di persone che si sono fermate a soccorrerlo.

L’incidente stato ripreso con i telefonini e sui social stato condiviso decine di migliaia di volte, anche perch – infastiditi dal ritardo i clienti che attendevano la consegna del cibo thailandese a un certo punto sono scesi per capire che fine avesse fatto e, nonostante Mohamed non stesse bene, hanno cercato di fagli alcune domande sull’ordinazione.

Sul Guardian una rider che prima di dedicarsi alle consegne faceva l’insegnante ha sottolineato che l’episodio rappresenta le profonde divisioni della societ odierna, dove c’ chi pu permettersi di farsi recapitare piatti dai migliori ristoranti e chi costretto ad aspettare un’ambulanza al freddo, sul marciapiede, un’ambulanza che tra l’altro ha impiegato un’ora per raggiungere Mohamed.

?
This is horrendous!
It’s midnight. London E1, Alie Street, and a @Deliveroo rider is down. 1/ pic.twitter.com/kp6L5cnqu9

— James Farrar ?? (@jamesfarrar) February 24, 2023

1 marzo 2023 (modifica il 1 marzo 2023 | 17:27)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version