Look Cannes 2022, i voti del red carpet: Diane Kruger silver 7 e Victoria Silvstedt anacronistica 4

Look Cannes 2022, i voti del red carpet: Diane Kruger silver 7 e Victoria Silvstedt anacronistica 4

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  • Diana Kruger: silver 7.

    Red carpet conclusivo del Festival di Cannes 2022 per la serata di chiusura con relative premiazioni. E i divi divi sono arrivati come è d’uopo solo nella mezz’ora antecedente l’inizio della cerimonia. Ed ecco apparire una platinato/argentata Diane Kruger al braccio dell’attore Norman Reedus. Che forse è l’unico dettaglio meno riuscito del suo look. Mentre l’attrice in questa versione silver fa la sua bella figura. Ai colpi di scena da look opulenti e con mega abiti, la serata è scivolata sul filo del sobrio e del rigore. Pochi colori, come il rosso e il trionfo di abiti neri (AFP)

    a cura di Gian Luca Bauzano

  • Ruben Ostlund: look portafortuna 8.

    Il regista svedese Ruben Ostlund vincitore della Palma d’oro di Cannes 2022 con il film «Triangle of Sadness» al suo arrivo sul red carpet per la cerimonia di chiusura. Stesso tuxedo indossato la sera della presentazione. Gli ha portato fortuna. E per la foto ricordo pre vittoria immortalato tra (da sinistra): il produttore del film Erik Hemmendorff, l’attrice filippina Dolly De Leon e (il secondo da destra) il produttore Philippe Bober (AFP)

  • Look a prova di Palmares.

    Il regista svedese Ruben Ostlund esulta dopo l’annuncio della vittoria del Festival con la pellicola «Triangle of Sadness». E il suo tuxedo regge bene all’esplosione di gioia (AFP)

  • La première.

    Il regista svedese Ruben Ostlund arriva sul red carpet il 21 maggio 2022 (a destra tiene la mano dell’attrice e modella Sudafricana Charlbi Dean), per la prima del suo film «Triangle of Sadness», pellicola premiata con la Palma d’oro 2022. E il tuxedo che sfoggia è quello che indossa anche la sera della consegna del premio. Asciutto, collo a scialle e senza orpelli. Solo la pochette bianca. Se è un look portafortuna è da adottare (AFP)

  • Rossy De Palma: meno male ci sei tu 7/8.

    E per fortuna arriva Rossy De Palma. Abito da Bailaora di Flamenco e performance sul red carpet. E il morale si risolleva. Palmares d’onore. (Gett)

  • Javier Bardem: ironico 7

    Tuxedo bianco e tanta ironia. Il modello accusa i “danni” seguiti al periodo di lockdown toccati a tutti. Ma lo charme di Javier Bardem fa sparire tutto. E l’attore fa anche una performance effetto Barbiere di Siviglia (EPA)

  • Guillaume Canet: ministeriale 6/7

    Passo deciso, come se si stesse dirigendo a una riunione ministeriale. Tuxedo by Giorgio Armani, a pennello. Un po’ più di disinvoltura, perché no? (AP)

  • Andie MacDowell: beneaugurante 6

    Il meglio forse l’ha dato con Helen Mirren quando hanno ballato assieme sul red carpet. Ora Andie MacDowell appare con pettinatura effetto bagnato all’indietro e abito accollato verde speranza/beneaugurante. E fortuna vuole che è sempre di buonumore (AP)

  • La giuria: voto d’insieme 7

    Molto sobri, forse coordinarsi su cravatte e papillon era meglio. Il tuxedo classico, anche colorato al limite poteva essere la scelta giusta per i signori giurati. L’abito tutto ruches candido invece fa un po’ sposa. Ma in passato si son visti scivoloni ben più tragici. Certo è che la foto d’insieme poteva essere ancora più glamour per i componenti che sono (da sinistra): Asghar Farhadi, Deepika Padukone, Ladj Ly, Jasmine Trinca, Vincent Lindon (Presidente della Giuria del Festival), Noomi Rapace, Joachim Trier, Rebecca Hall e Jeff Nichols (Getty)

  • Soraya Azzabi: o adesso o mai più 4/5

    Si sarà detta se lo svolazzamento dell’abito non lo faccio sull’ultimo red carpet, quando mi ricapita. Ed ecco Soraya Azzabi in un’improvvisata danza dei due veli (Getty)

  • Lamia Alaoui: rigorosa 7

    Il tocco trasgressivo è l’effetto guêpière trasparente sul punto vita. Il resto giocato con gran rigore da Lamia Alaoui. E pure il sorriso è perfetto (Getty)

  • Anna Mouglalis: scocciata 5

    Prima di andare su un red carpet e per giunta uno come quello di Cannes bisogna farsi una domanda: «Mi va?». Se la risposta è un: «Si!», non puoi arrivare così scocciata come fa Anna Mouglalis. Non è bello. Ancor più per i fotografi che son lì ad aspettarti (AP)

  • Claire Denis: coerente 7

    Focus sull’essere umano attraverso la sua cinepresa. Così la regista Claire Denis. Eccola all’arrivo alla serata di chiusura (nella foto tra, da sinistra Olivier Delbosc, Vincent Maraval e Alexandra Henochsberg: proporzioni del tailleur bianco improbabili). Total look nero per la regista e attitude sicura. E alla fine anche il Grand Prix per il suo film «Starts at Noon», ex equo con «Close» di Lukas Dhont (Getty)

  • Dalla Russia, senza veli: 4

    La presentatrice televisiva e modella russa Victoria Bonya è tra le prime ad arrivare alla Cerimonia di chiusura del Festival. Scollatura profonda e senza veli. I pochi che ci sono li solleva per far vedere l’acquisto del pomeriggio, un paio di zeppe vertiginose. Sarà il sole… Forte. (AFP)

  • Isabelle Fuhrman: ristretta 6

    Il fritto di pesce della Costa si sa è saporito. Con un buon bicchiere di bianco, poi. Ed ecco che EIsabelle Fuhrman sembra soffrire il ricco pasto costretta nel suo corpetto blu mare dell’abito in tulle. E mai se ne usato così tanto come su questo red carpet (Getty)

  • Madalina Ghenea: ritagliata 5

    Una sicurezza. Su tutti i red carpet dove appare, Madalina Ghenea indossa sempre un abito ritagliato. Insomma un modello dal quale mancano dei pezzi di tessuto. E di sicuro casualmente sempre da punti strategici. Per Cannes forse quello che non hanno usato per l’abito, lo hanno riutilizzato per lo strascico pannello. E per non farsi mancar nulla c’è pure l’aggiunta di quel tocco effetto Sirena che fa sempre la sua figura (AP)

  • Isabeli Fontana: effetto Halloween 5

    Total black e vai tranquilla. Nulla da dire. Ma Isabeli Fontana tra l’abito fasciato di Philosophy di Lorenzo Serafini effetto un po’ Morticia Addams (benché il physique du rôle lo abbia), il make up dark e la spilla volatile sul collo, il risultato effetto Halloween è subito arrivato (Getty)

  • Pierre Deladonchamps: triste 5/6

    Perfettino perfettino Pierre Deladonchamps si presenta con il suo smoking fittato (da lavorare ancora sul pantalone). Sceglie la versione papillon vedo non ti vedo. Così il candore della camicia evidenzia il triste pallore del volto. Il red carpet di Cannes dovrebbe essere sempre una bell’esperienza. Che dire… (Getty)

  • Gemma Chan:maculata ricamata 7

    Come una colonna dalla pelle maculata/ricamata l’abito indossato da Gemma Chan. Pochi dettagli preziosi. L’unica cosa la postura delle mani. Certo serve come vetrina… Ma ci sarà pure un’altra versione (Getty)

  • Athena and Samy Naceri: frettolosi 4

    Smoking troppo stretto per lui e senza neanche la fascia in vita che i risultati di una buona forchetta aiutano a nascondere; lei con borsetta scura abbinata al guanto bianco lungo da ballo e su un abito rosa antico. Qui c’è di mezzo la fretta. O la digestione pesante. Ma il risultato è davvero un po insalata mista (Getty)

  • Maria Borges: calibrata 7

    Sceglie una sfumatura i rosso corallo scuro che si nota un po’ più sul red carpet che di suo è già red. Maria Borges con garbo si presenta (Getty)

  • Kat Graham: tentacolare 5

    Un abito che sembra nascere dall’incontro tra un anemone di mare e un calamaro. Kat Graham lo porta anche con simpatia. Un po’ poco però (Getty)

  • Nicolas Winding Refn e Liv Corfixen: ben assortiti 7

    La coppia Nicolas Winding Refn e Liv Corfixen punta sull’abito della festa per la serata conclusiva. E stanno davvero bene. Un piccolo sforzo sulle espressioni e ci siamo. (Getty)

  • Eden Dambrine e Lukas Dhont : teneri, 6

    Il mocassino senza calza, il polsino della camicia di due misure in più che esce dalla giacca, quella punta di imbarazzo. L’attore Eden Dambrine e il regista Lukas Dhont sono fraternamente teneri. E va bene. Ma solo sta volta. Ma c’è da aggiungere peròche hanno vinto il Gran Premio Palm d’Or Award per il fim «Close». (AP)

  • Victoria Silvstedt: anacronistica 4

    L’abito plumage rosa antico, una scollatura come se non ci fosse un domani, il make up potente. E poi la posa da diva anni ‘50. Prigioniera di un tempo che fu, Victoria Silvstedt appare anacronistica (Getty)

  • Le sorelle Rohrwacher: collegio style 5/6

    Rigore, certo. Ma forse meglio di no fino al genere divisa da collegio. Però ad Alice e Alba Rohrwacher piace. Ed eccole arrivare on stage alla cerimonia di premiazione del Festival sorridenti (Getty)

  • Maimouna Doucoure: donne in rosso 7

    Sul red carpet si rischia, ma una volta lasciatolo alle spalle l’effetto c’è. Così l’abito rosso di pizzo incrostato della regista francese Maimouna Doucoure (scortata dal regista egiziano Yousry Nasrallah), fa colpo sulla scalinata della sala delle premiazioni. (EPA)

  • Carole Bouquet: professoressa 5

    Carole Bouquet tra i nomi delle dive timeless. Sempre molto posh. Eccola versione professorale con tanto di occhiale dalla montatura importate. Il collo bianco fa anche un po’ istitutrice. Così portato senza sdrammatizzare, fa rischiare il dramma (Getty)

  • Zahra Amir Ebrahimi: seducente 7,5

    Lo sguardo già dice tutto, quello dell’attrice Zahra Amir Ebrahimi, trionfatrice a Cannes con la Palma d’Oro come miglior attrice per «Holy Spider». Trasparenze e rigore. Da premiare (Getty)

  • , 2022-05-29 18:49:00, I divi sono arrivati come è d’uopo la mezz’ora antecedente l’inizio della cerimonia. I grandi abiti si son visti nelle precedenti serate. Trionfa molto il neroI divi sono arrivati come è d’uopo la mezz’ora antecedente l’inizio della cerimonia. I grandi abiti si son visti nelle precedenti serate. Trionfa molto il nero,

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