L’organico Covid è stato fondamentale, ma adesso ci sentiamo abbandonati. Lettera

L’organico Covid è stato fondamentale, ma adesso ci sentiamo abbandonati. Lettera

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Inviata da Maria Luce Bianco – Gentilissima Redazione, Vi scriviamo per denunciare una situazione grave che sta colpendo il mondo della scuola e che nessuno porta alla luce.

Una problematica ben conosciuta, ma troppo spesso ignorata dalla politica. Innanzitutto chi siamo? Siamo un Comitato informale, nato sui social, che comprende migliaia di ex lavoratori ATA (collaboratori scolastici e amministrativi tecnici) e Docenti, assunti tramite graduatorie in periodo di piena Pandemia, per far fronte alle nuove disposizioni in materia di COVID. Dopo due anni di lavoro svolto con dedizione, ci siamo sentiti abbandonati e messi da parte dal mondo politico e dai vari governi che si susseguono. Il Governo Draghi ha deciso che questo Organico non fosse più necessario per l’anno scolastico 2022/2023. Finita l’emergenza, non c’era più bisogno dell’Organico “COVID”. Organico che però aveva solo il nome legato all’emergenza sanitaria, ma che ha svolto le medesime mansioni e funzioni del personale di ruolo e di fatto, andando a ricoprire ed evidenziando di fatti quelle carenze dovute ai tagli apportati dalle precedenti gestioni governative.

Dopo due anni di Pandemia, è emerso infatti come tale Personale sia stato utile e fondamentale per il buon funzionamento delle segreterie, per facilitare le burocrazie, nella sorveglianza, nella pulizia e nel favorire l’ insegnamento. Nel 2020 eravamo circa 80.000 lavoratori, per poi diventare 50.000 nel 2021, fino a cadere completamente nel dimenticatoio quest’anno, nonostante le scuole continuino ad avere urgente necessità di ORGANICO AGGIUNTIVO. È da Settembre infatti, ancor prima che la campanella suonasse, che si sono manifestati i primi disagi e lamentele: scuole che non riescono a garantire i servizi essenziali di sorveglianza e pulizia per mancanza di collaboratori scolastici, insegnanti che si trovano a gestire da soli classi con un numero elevato di alunni, segreterie sotto numero che fanno fatica a gestire tutte le burocrazie richieste… e ancora servizi mensa sospesi, progetti scolastici e tempo prolungato che non possono essere garantiti, scuole costrette a formulare un orario ridotto per mancanza di personale.

A tutto ciò si aggiungono i diversi fatti di cronaca di cui giornalmente veniamo a conoscenza grazie ai vari media: bambini e studenti che scappano inosservati dalla scuola, genitori che entrano inosservati negli istituti e picchiano professori, cinghiali che fanno irruzione nei cancelli della scuola, risse e tanto altro che potrebbe essere evitato con l’adeguata SORVEGLIANZA, che il personale esistente non riesce a garantire, per la mole di lavoro assegnata. Sono tanti i colleghi di ruolo che lamentano infatti questa situazione a cui sono sottoposti ogni giorno, con carichi di lavoro disumani e continui straordinari.

In molte occasioni i politici hanno essi stesso marcato l’importanza di tale organico e come fosse essenziale per portare avanti la scuola, ma ad oggi non arrivano segnali incoraggianti, soprattutto perché i mesi passano e la scuola continua ad essere nel caos più completo. Ci auguriamo fortemente di non essere solo stati strumentalizzati per una buona campagna elettorale, ma che venga fatto qualcosa di concreto al più presto.

Consapevoli del momento di difficoltà in cui versa la Scuola italiana, vogliamo sottoporre alla Vostra attenzione e allo stesso tempo denunciare quanto sta emergendo in diverse realtà scolastiche italiane, con maggiore incidenza al Sud (di per certo nelle province di Lecce e Taranto, di cui allegheremo relativa documentazione), in cui molti Dirigenti scolastici sopperiscono alla carenza di personale aderendo a dei Progetti comunali, i cosiddetti Puc, grazie ai quali possono avvalersi dei Percettori del Rdc da impiegare nelle scuole. A tal proposito, siamo stanchi delle guerre fra poveri che non fanno altro che dividere e favorire chi detiene il potere economico, noi vogliamo solo difendere la nostra dignità di lavoratori e vi sottoponiamo dunque quanto segue:

• I percettori di RDC devono offrire la propria disponibilità ad essere impiegati nei PUC (Progetti di Pubblica Utilità) in base al Decreto-legge 4/2019, all’articolo 4, comma 15;

• Essi possono svolgere, nell’ambito dei PUC, diversi tipi di attività ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato (o parasubordinato o autonomo).

Alla luce di quanto previsto dal legislatore, vogliamo denunciare che in molte scuole, nei Comuni dove sono stati attivati i PUC, i percettori di RDC vengono utilizzati in modo “distorto”, sopperendo alla strutturale carenza di personale scolastico.

In particolar modo denunciamo episodi in cui i Collaboratori Scolastici assenti verrebbero sostituiti dai percettori di RDC. Questa fattispecie si pone in netto contrasto con quanto previsto al punto in cui si legge: in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie.

Inoltre, per quanto attiene il nostro interesse, ciò rappresenta un palese e netto danno a discapito di chi è inserito regolarmente nelle graduatorie ATA per titoli e sta attendendo di essere convocato per supplire il personale assente!!!

A tal proposito vigileremo affinché queste situazioni di abuso del ruolo e dei compiti dei percettori di RDC non vadano ad intaccare la nostra già drammatica situazione lavorativa. Ogni uso distorto, verrà prontamente documentato e denunciato alle autorità competenti.

Concludiamo aggiungendo che molti di noi, oltre che lavoratori, sono madri e padri di famiglia che si ritrovano non solo senza lavoro, ma anche senza avere più nemmeno la sicurezza per i propri bambini e ragazzi.

Investire nella scuola significa investire nel futuro dei figli ed è per questo che dobbiamo garantire una SCUOLA EFFICIENTE, a partire dai docenti al personale ATA!

, 2022-11-04 08:56:00, Inviata da Maria Luce Bianco – Gentilissima Redazione, Vi scriviamo per denunciare una situazione grave che sta colpendo il mondo della scuola e che nessuno porta alla luce.
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