Luca Palamara si candida alle politiche: «Serve uno choc per ripensare la giustizia»

Luca Palamara si candida alle politiche: «Serve uno choc per ripensare la giustizia»

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di Ilaria Sacchettoni

Si presenta con l’associazione «Oltre il sistema». A Perugia dove è imputato per corruzione deve ancora essere ascoltato in aula, il suo difensore: «Vogliamo la verità»

Luca Palamara, il pm sospeso dalla magistratura in seguito agli scandali, oggi a processo per corruzione, si candida alle elezioni del 25 settembre con l’associazione da lui voluta «Oltre il sistema». «Il senso di questa associazione – ha spiegato nel corso di una presentazione del proprio programma elettorale- è molto chiaro. C’è bisogno di uno choc: deve finire l’idea che il tema della giustizia e del processo penale possa essere utilizzato per colpire questo o quel nemico politico. No all’uso politico della giustizia. Insomma, tutto quello che non è stato fatto con la riforma Cartabia». A suo dire l’associazione può trovare terreno fertile tra elettori con simpatie di centrodestra: «Io penso — ha spiegato — che questo sia un tema che storicamente ha interessato il mondo del centrodestra. Ma non solo. Penso che sul tema della giustizia abbia diviso il paese in due tra garantisti e giustizialisti sia stata la vera sconfitta».

Secondo indiscrezioni Palamara sta facendo fronte a una nuova inchiesta giudiziaria nata dalle controverse dichiarazioni dell’avvocato Piero Amara . Si tratta di un filone sopravvissuto alla richiesta di archiviazione del procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, nel quale sarebbe indagato per istigazione alla corruzione. Secondo quanto affiora l’ex togato sarebbe intervenuto impropriamente per agevolare l’ex pm siracusano Maurizio Musco, amico di Amara e già imputato di abuso di ufficio (in seguito condannato e a sua volta spogliato della toga). Ebbene per aiutarlo Palamara avrebbe tentato pressioni sul giudice di Cassazione ed ex capo di gabinetto del ministro Clemente Mastella, Stefano Mogini. Pressioni in seguito fallite, secondo quanto ha riferito lo stesso Mogini. Ma su tutta la vicenda sono in corso verifiche e approfondimenti che potrebbero portare a una archiviazione.

Nei confronti di Palamara, 53 anni, ex numero uno di Anm, si sta celebrando il processo a Perugia. L’ex pm della Procura di Roma, assistito dal difensore Benedetto Marzocchi Buratti («Ben vengano approfondimenti vogliamo semplicemente la verità» ha ribadito quest’ultimo), ipoteticamente corrotto dall’imprenditore Fabrizio Centofanti con cene, vacanze e altre utilità, non è ancora stato ascoltato ma dovrà esserlo a breve. Nel frattempo ha scritto due libri e si è dedicato alla politica. Tanto che lanciando la sua nuova associazione ha commentato la crisi attuale: «La crisi di governo? Tipico di quello che accade nei palazzi del potere: spesso prevalgono giochini di palazzo per calcoli elettorali su quello che è il reale interesse dei cittadini. La metà dei cittadini non vota più» ha sottolineato.

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23 luglio 2022 (modifica il 23 luglio 2022 | 14:47)

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