Luisella Costamagna dopo la vittoria a Ballando: Io giornalista e ballerina, perché no? Ho sorriso di più ma sono la secchiona di sempre

Luisella Costamagna dopo la vittoria a Ballando: Io giornalista e ballerina, perché no? Ho sorriso di più ma sono la secchiona di sempre

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di Laura Zangarini

La giornalista: Una sfida impegnativa che ho affrontato con la grinta e la solita secchionaggine

Luisella Costamagna, 54 anni, e Pasquale La Rocca, 33, si sono aggiudicati la finale di Ballando con le Stelle. Un traguardo accidentato, quello della giornalista e del ballerino e coreografo, ripescati il 17 dicembre scorso dopo l’infortunio occorso a Costamagna durante le prove, in seguito al quale era stata costretta a ballare, dalla seconda puntata del dance show, con un tutore al ginocchio. Nella diretta del 29 ottobre scorso la coppia aveva deciso di ritirarsi, dato che le condizioni fisiche della giornalista non sembravano migliorare. Incoraggiati dal pubblico e dai buoni riscontri della giuria, i due hanno tenuto duro fino al 12 novembre, quando la giornalista, con le stampelle, ha annunciato di volersi fare da parte. Il regolamento di Ballando ha poi concesso a Costamagna e La Rocca un’altra chance e il ripescaggio che ieri li ha condotti dritti alla vittoria.

Sperava di vincere?
No, ho sperato nel “ripescaggio”, volevo rientrare in gara ma a patto che il ritorno fosse all’altezza delle prove che avevamo dato. In ogni puntata di “Ballando” pu succedere di tutto, per cui sar stato per scaramanzia ma non ci pensavo. So che ieri sera volevo fare un ottimo tango, uno dei nostri cavalli di battaglia. La vittoria era una possibilit, ma non era nei programmi, non sono partita per vincere.

Qual era l’obiettivo?
Fare una bella prova in pista. E pensare al pubblico, la giuria stata molto in sintonia bench in alcune circostanze ci abbia riservato gli ultimi posti. Ma ho sempre pensato che fossero giudizi legittimi.

Dove ha imparato a ballare, ha frequentato corsi?
Mai fatto corsi. Ho fatto un anno di danza da bambina, avr avuto cinque o sei anni. Ricordo ancora il giudizio dell’insegnante: “Alterna giorni di impegno ad altri di distrazione”, per cui mia mamma mi ha poi tolto dal corso. A quindici anni ho preso lezioni di danza afro, mi sempre piaciuto ballare, se la situazione mi mette a mio agio mi scateno. Il vero salto stato con “Ballando”, la professionalit dei maestri ballando e la tecnica di determinati balli ti obbligano a confrontarti con la passione, la tecnica, con il tuo personale piacere… Bisogna imbrigliare l’istinto molto faticoso ma gratificante. Il ballo in sala con un maestro come Pasquale, bravissimo ma esigente, pesante per chi come me non particolarmente allenato.

Ripeterebbe l’esperienza di Ballando?
S, di corsa! Milly mi aveva gi chiesto in passato di partecipare ma non mi sentivo pronta. Negli alti e bassi della prova a “Ballando” sono sempre stata gratificata dall’affetto del pubblico, un’esperienza che consiglio. Per, ripeto, bisogna prepararsi fisicamente. L’et e un fisico non particolarmente tonico, con “Agor” (il talk show politico di Rai3 condotto da Costamagna con il collega Marco Carrara) ho fatto due anni sedentari, non mi hanno aiutato.

Da giornalista a ballerina: due percorsi apparentemente in contrasto…
Perch? Faccio immersioni e certamente non un’attivit sportiva che intacca la mia credibilit. Non mi sono reinventata una carriera prendendo parte a “Ballando”, ho vissuto l’esperienza coma la possibilit di rimettermi in gioco. Da ogni punto di vista. Un divertissement, una passione. Un elemento che si concilia benissimo con la professione. Chiaro che ho sorriso di pi, il contesto lo permetteva: se intervisti un politico e parli della guerra in Ucraina per quale motivo dovresti sorridere? “Ballando” stato un “rehab”, un respiro nuovo. In cui mi sono messa in gioco con la stessa “tigna”, grinta, ” secchionaggine” e volont di fare al meglio.

Si sar anche divertita…
Tutti mi dicevano “vedrai come ti divertirai”, ed stato sicuramente divertente. Ma l’impegno che c’ dietro “Ballando” enorme, cos come lo confrontarsi con qualcosa che non sai fare. Dopo tanto lavoro il riconoscimento gratifica, per un impegno tosto, la preparazione dello show curata in ogni dettaglio, musica, costumi, coreografie. E Milly segue tutto con tenacia e meticolosit, dalla scelta dell’acconciatura a quella del costume, al guanto o alla band. Il programma una macchina oliata ma complicata, quattro ore di trasmissione sono una sfida impegnativa.

Il Codacons intende chiedere alla Rai l’accesso ai voti social della finale.
Non sono al corrente della polemica. Come ogni anno i voti sono pubblici, e quest’anno stata anche messa in campo una “task force” col compito di “vigilare” che non ci fossero irregolarit, o “fluttuazioni” sospette nei voti. Questa edizione ha generato molte polemiche che poco hanno avuto a che vedere con i passi di danza, ma i crismi della competizione sono inevitabili in un programma di quattro ore che poi registra il 30 per cento di audience. A quanto ho visto, i voti che ci sono mancati dai social sono stati compensati dalla giuria, che ci ha votato quasi compattamente.

Le polemiche non le rovinano quindi la festa?
Trovo possa essere legittimo anche rovinare la festa, io mi sono giocata tutta me stessa, sono scesa in pista lavorando al meglio delle mie possibilit, la giuria pu giudicarmi come meglio crede, quello della giuria un ambito da rispettare sempre e comunque. A “Ballando” la sfida era con me stessa in pista, e devo dire che il pubblico da casa ci ha sempre sostenuto compattamente.

Programmi futuri?
Nessuno in particolare, vivo alla giornata. L’obiettivo in questo momento riposarmi perch la sfida stata faticosa. Voglio tornare in forma poi decider cosa fare, qualche progetto da definire c’. Per ora mi godo il premio, il regalo di Natale pi bello e inaspettato.

24 dicembre 2022 (modifica il 24 dicembre 2022 | 16:43)

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