Lukaku-Inter, il ritorno, la situazione: perché si può fare e quali sono gli ostacoli

Lukaku-Inter, il ritorno, la situazione: perché si può fare e quali sono gli ostacoli

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di Guido De Carolis

Il centravanti belga ha più volte detto di voler tornare in nerazzurro. La trattativa è difficile, ma il Chelsea potrebbe cederlo in prestito, dipende tutto dalla nuova proprietà

Il ritorno all’Inter di Romelu Lukaku da utopia è passato a suggestione. L’affare è molto complicato, non impossibile, perché si concretizzi devono incastrarsi una serie di condizioni non facili. Ad accendere la speranza è la volontà del giocatore, deciso a lasciare il Chelsea dove non trova più spazio o comunque ne ha molto poco. Nell’intervista esclusiva dello scorso dicembre concessa a Matteo Barzaghi di Sky, tra le tante cose, raccontò: «Amo l’Inter, tornerò». Già allora sembrava più di un semplice sfogo. I rapporti con il tecnico tedesco Thomas Tuchel non sono mai stati idilliaci e nell’ultimo periodo il centravanti ha perso il posto in squadra da titolare. Un paradosso se si pensa che l’estate scorsa fu ceduto dall’Inter ai Blues per 113 milioni.

Il c.t. del Belgio Martinez ha indirettamente fatto pressione a Lukaku. «Mi aspetto che lui e Hazard cambino club in estate». Il punto è che a novembre partono i Mondiali e il Belgio non vuole né può presentarsi all’appuntamento con il centravanti che non gioca con regolarità. L’Inter per ora aspetta, ha raccolto i segnali provenienti da Londra, l’operazione però deve essere cucita in modo perfetto per i nerazzurri e qui entra in scena il Chelsea.

Il magnate russo Roman Abramovich è stato costretto a mettere in vendita il club. Di acquirenti ne sono spuntati molti, ma finché non sarà definita la situazione societaria del Chelsea è impossibile aprire una trattativa. La volontà del giocatore ha un peso, la nuova proprietà ne avrà un altro. Non è detto che chi arriverà vorrà svendere il gioiello belga. All’Inter può tornare solo in prestito, il club nerazzurro non ha certo le risorse per riacquistarlo. Una formula si può trovare, ma torniamo sempre a quel che vorrà la nuova proprietà del Blues. Per Lukaku sarebbe stato più facile fare le valigie se fosse rimasto Abramovich.

Dove può andare è presto detto. Non in Inghilterra. Il Chelsea, a meno che un club non offra una cifra vicino ai 100 milioni, non può regalarlo a una diretta concorrente, tanto meno al Tottenham di Antonio Conte. Al Manchester United è già stato e l’esperienza non è stata un granché. In Europa i club con le potenzialità per un investimento simile si contano sulla punta delle dita. In Francia il Psg potrebbe essere interessato. In Germania il Bayern Monaco non è abituato a spese così alte, in Spagna il Barcellona non ha le risorse, il Real Madrid ha altri interessi. Si torna così all’ipotesi Inter, favorita su tutti nella corsa perché forte della volontà del giocatore.

Il ritorno in nerazzurro però avrebbe un costo anche per Lukaku. L’attaccante dovrebbe tagliarsi lo stipendio e scendere dagli attuali 12,5 milioni netti a stagione a non più di 8-9. Per sopportare un costo del genere l’Inter deve sfoltire la rosa, cedere (o liquidare) di sicuro Sanchez e Vidal, oltre a vari comprimari (Vecino, Sensi, Kolarov e una nutrita pattuglia di giocatori in scadenza o giovani inutilizzati). In più il ritorno di Lukaku si incrocia con il desiderio di acquistare a parametro zero Dybala. Il cartellino dell’argentino non costa, lo stipendio sì (almeno 7,5 milioni) e così il monte ingaggi del club nerazzurro rischierebbe di aumentare invece che diminuire. L’affarre insomma è complicato, ma l’anno prossimo per poter sperare di vincere lo scudetto serve un giocatore come Lukaku.

6 aprile 2022 (modifica il 6 aprile 2022 | 17:24)

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, 2022-04-06 19:17:00, Il centravanti belga ha più volte detto di voler tornare in nerazzurro. La trattativa è difficile, ma il Chelsea potrebbe cederlo in prestito, dipende tutto dalla nuova proprietà, Guido De Carolis

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