Lupi: «Vedrete che i moderati ci sono. Noi portiamo la cultura di governo»

di Virginia Piccolillo

Il deputato presenta la lista unica con Toti, Brugnaro e Cesa: «Renzi e Calenda? Sono sempre stati a sinistra»

Su uno sfondo blu i simboli di Noi con l’Italia, Coraggio Italia, Udc e Italia al Centro. La lista di centrodestra «Noi moderati» è nata ieri, nel giorno del primo vagito dell’alleanza Calenda-Renzi.

Maurizio Lupi, lei è il leader, il vero centro siete voi?

«Io non voglio parlare male della culla accanto. Ma parlar bene del mio bebè. Una proposta politica basata sulla libertà di educazione, di impresa e di religione. Sulla famiglia, la solidarietà e la sussidiarietà e il protagonismo della persona e della società attuata con concretezza e responsabilità».

Tra voi ci sono differenze come sull’immigrazione. Da cattolico, sentir parlare di blocco navale cosa le provoca?

«C’è il dovere dell’accoglienza a condizione che sia dignitosa e regolamentata. Il diritto alla difesa dei propri confini e di quelli dell’Europa è importante. Ma anche accogliere profughi dalla guerra o perseguitati, come abbiamo fatto con l’Ucraina».

Su sanzioni e armi all’Ucraina la Lega è stata critica.

«Il programma da noi sottoscritto è chiaro e non lascia equivoci. Se aiuti un altro Paese lo devi fare concretamente. La sfida è quale Italia realizzare».

Quale?

«Per noi il primo pilastro è l’istruzione, la ricerca e la formazione. La battaglia sugli insegnanti, pagati il 50% in meno dei colleghi europei, non è solo della sinistra. E nemmeno quella sui giovani che non li accontenti con una dote».

Voi che pensate di fare?

«Riavviare l’ascensore sociale di cui io stesso ho usufruito (mio padre era un muratore, con la terza elementare). E aiutando le famiglie».

In che modo?

«L’Unione europea per famiglie e minori spende l’1,8 del Pil. L’Italia l’1, lo 0,8 in meno. Basta riallinearci».

E il reddito di cittadinanza?

«Il 40% a chi non può più lavorare è giusto. Il resto diamolo alle aziende che assumono. Dei miei due figli maschi il primo per uno stage in Italia ha avuto 900 euro, l’altro, in Usa, 3 mila. I giovani vogliono la dignità del lavoro, non l’assistenza».

Berlusconi lo è?

«Il programma sottoscritto insieme lo è. Poi ognuno si contraddistingue. Però basta con l’indicare dei “mostri”, come si sta facendo con Giorgia Meloni. Il centrodestra ha l’opportunità di governare il Paese. Giorgia Meloni l’ha compreso. Anche gli altri. C’è bisogno di “Noi moderati” per rafforzare la cultura di governo e della responsabilità del centrodestra».

11 agosto 2022 (modifica il 11 agosto 2022 | 23:40)

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, 2022-08-11 21:45:00, Il deputato presenta la lista unica con Toti, Brugnaro e Cesa: «Renzi e Calenda? Sono sempre stati a sinistra», Virginia Piccolillo

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