M5S, avanza il fronte pronto a votare la fiducia al governo Draghi

M5S, avanza il fronte pronto a votare la fiducia al governo Draghi

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di Valentina Santarpia I «governisti» aumentano col passare delle ore: Alemanno e Cimino pronte a votare la fiducia. Cattoi, De Lorenzis e Sut ancora cauti Votare la fiducia al premier Draghi, per evitare lo strappo: il fronte dei «governisti» dei 5 Stelle, che sarebbero pronti a sostenere il governo in carica ed eventualmente anche ad abbandonare Conte e i suoi «falchi», si allarga man mano che si avvicina il «giorno del giudizio». «Come annunciato, se il presidente Draghi chiederà la fiducia alla Camere, io la accorderò senza alcun dubbio», dice la deputata M5S Maria Soave Alemanno in un‘intervista a «La Gazzetta del Mezzogiorno». «Oltre un anno fa, in piena crisi pandemica – spiega -, ho approvato la formazione di un Governo di unità nazionale. Non smetterò di sostenerlo oggi di fronte a un’emergenza sociale, se possibile, ancora più critica». La parlamentare salentina, secondo quanto scrive il quotidiano, oggi potrebbe lasciare il Movimento. «Se voterò la fiducia al governo Draghi? Sì, assolutamente. Rimango ferma nella mia posizione», dice all’Adnkronos la deputata M5S Rosalba Cimino. «Lo avevo già dichiarato prima che si consumasse la pantomima del Senato. Voterò la fiducia perché in un momento storico così delicato è giusto portare avanti i nostri temi all’interno del governo, se usciamo non abbiamo più la possibilità di portarli avanti». «Ormai mancano pochi mesi alla fine della legislatura- questo il ragionamento della parlamentare- è giusto fare la legge di bilancio e non mettere il paese in crisi con l’esercizio provvisorio», prosegue. E non c’è timore dell’espulsione: «Non sarà il Movimento a buttarmi fuori, sarò io che, autonomamente, voterò la fiducia lasciando il M5S. Se il Movimento non vota la fiducia sarò io a lasciarlo. Credo che anche molti altri colleghi faranno come me, ma io parlo per me stessa», insiste la parlamentare. E infatti poco dopo arriva la conferma del deputato M5S Niccolò Invidia: «Confermo la mia volontà di votare, domani, la fiducia al governo Draghi. Ci sono delle misure da difendere, decreti e proposte di legge da portare avanti e delle crisi da gestire». Sembra propenso a sostenere Draghi anche Angelo Tofalo, anche lui deputato 5 Stelle: «Credo nelle istituzioni e dunque credo nel valore dei partiti, e mi sono sempre attenuto alle scelte della maggioranza. Domani valuterò la decisione del gruppo, ma personalmente ritengo che sia opportuno restare al governo per continuare a lavorare per dare risposte a chi ce le chiede e che si aspetta tanto da noi». Anche il deputato M5S Maurizio Cattoi è tra coloro che nel corso dell’ultima assemblea congiunta hanno aperto alla possibilità di votare la fiducia al governo Draghi. Anche se per ora non si sbilancia: «Se voterò la fiducia a Draghi? Vediamo… dipende da tante cose. Dipenda da Draghi, dalla discussione generale, da come si pongono gli altri partiti. Mi prendo tutto il tempo per valutare», risponde. Stessa linea di Diego De Lorenzis, deputato M5S: «Se voto la fiducia a Draghi? Dipenderà dalle comunicazioni del presidente del Consiglio, come gruppo decideremo in base a ciò che lui risponderà in merito alle richieste che gli abbiamo fatto». Ad appoggiare la linea governista nel corso dell’assemble anche il deputato M5S Luca Sut, che però si mantiene cauto: «Fiducia a Draghi? Mi adeguo alla decisione del gruppo come ho sempre fatto. C’è stata una discussione anche con voci discordanti, ma, come è giusto che sia, se Conte e il nostro gruppo decidono una cosa dobbiamo portare avanti quella linea». Già nei giorni scorsi Federica Dieni, Stefano Buffagni, Federico D’Incà, Riccardo Fraccaro si sono espressi, tra gli altri, per evitare lo strappo. Ma lo «schieramento» potrebbe allargarsi. Dopo la scissione di Di Maio, ora Giuseppe Conte ne rischia un’altra, ispirata dal capogruppo alla Camera Davide Crippa che vuole votare la fiducia e infatti ha cercato (invano), insieme al Pd, di far passare Draghi, prima che al Senato, a Montecitorio, dove i grillini governisti sono più forti. 19 luglio 2022 (modifica il 19 luglio 2022 | 14:22) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-19 10:40:00, I «governisti» aumentano col passare delle ore: Alemanno e Cimino pronte a votare la fiducia. Cattoi, De Lorenzis e Sut ancora cauti, Valentina Santarpia

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