di Emanuele BuzziDopo la “prima” del nuovo show a Orvieto, i vertici stellati a tavola insieme. ORVIETO Pi che quello che si visto sul palco o in sala, per il Movimento conta e ha valore ci che accaduto fuori da teatro, giusto dall’altro capo lato della strada. Beppe Grillo, al termine della prima del suo nuovo spettacolo Io sono il peggiore a Orvieto, ha cenato insieme ai vertici Cinque Stelle. Due tavoli in una sala riservata. Da un lato il garante, Giuseppe Conte, il vice Michele Gubitosa, Roberto Fico, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, Marco Travaglio, il notaio Valerio Tacchini e amici e manager dell’entourage di Grillo. Dall’altro diversi parlamentari o ex parlamentari M5S: Paolo Bernini, Tiziana Ciprini, il tesoriere Claudio Cominardi, Marco Croatti, Barbara Guidolin solo per citarne alcuni. La cena dei sorrisi, cos come l’hanno bollata alcuni partecipanti. E proprio qui sta la novit: la politica, nonostante le recenti Regionali, rimasta fuori dai discorsi. Il garante ha preferito parlare d’altro, tralasciando per una volta stoccate e commenti. E questo nonostante il passo indietro del Movimento nel Lazio e in Lombardia. La cena di Orvieto segna plasticamente quanto Grillo in questa fase preferisca dedicarsi ad altro, a fondare appunto la Chiesa dell’Altrove (per ottenere l’otto per mille e finanziare, come ha spiegato dal palco, progetti di beneficienza) e – ovviamente – il nuovo tour teatrale dopo un lustro d’assenza. Allo stesso tempo, i silenzi di Grillo sulla politica stellata fanno desumere quanto in questo momento la leadership del Movimento sia nelle mani di Giuseppe Conte. Un ruolo che, nonostante qualche mal di pancia interno (in queste ore Fabio massimo Castaldo ha invocato un confronto partecipato in seno ai Cinque Stelle, non mai stato cos saldo in precedenza. 17 febbraio 2023 (modifica il 17 febbraio 2023 | 09:19) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,