di Emanuele BuzziIl garante (in arrivo a Roma) infuriato per i riferimenti alle espulsioni sventolati dai contiani. Il presidente della Camera: «Noi contro la Nato? Una stupidaggine». La replica del portavoce del ministro degli Esteri: «Stupiti da attacchi istituzionali» Senza tregua. La guerra interna ai Cinque Stelle si arricchisce ogni giorno di un nuovo capitolo. Lunedì è stato il presidente della Camera Roberto Fico a prendere posizione rispetto alle dichiarazioni di Luigi Di Maio: «Ci sentiamo arrabbiati e delusi», dice. E chiarisce: «Non c’è nessun Conte-Di Maio, state sbagliando prospettiva. L’unica cosa che c’è è, al massimo, Movimento-Di Maio», ribadendo le posizioni pro Nato e Ue del M5S. Le parole dei Fico suscitano la reazione del portavoce del ministro degli Esteri: «Stupiti e stanchi per gli attacchi che diversi esponenti M5S, titolari anche di importanti cariche istituzionali, oggi hanno rivolto al ministro Di Maio», commenta Giuseppe Marici. E ammonisce: «C’è un limite a tutto». La posizione del ministro rimane comunque uno dei punti cardine del dibattito. Dopo diciassette ore dalla convocazione e dopo una fase molto concitata nel pomeriggio viene diffusa la nota del Consiglio nazionale M5S. Come previsto nessuna sanzione contro Di Maio, ma solo una reprimenda. I vertici ritengono che le recenti dichiarazioni del ministro «distorcono le chiare posizioni assunte a maggio e oggi integralmente ribadita» sull’atlantismo. «In particolare — si legge nella nota — , le dichiarazioni circa una presunta volontà del M5S di operare un “disallineamento” dell’Italia rispetto all’Alleanza euro-atlantica e rispetto all’Unione Europea sono inveritiere e irrispettose della linea di politica estera assunta da questo Consiglio nazionale e dal Movimento, che mai ha posto in discussione la collocazione del nostro Paese nell’ambito di queste tradizionali alleanze». Intanto anche Beppe Grillo si fa sentire. Il garante, raccontano i ben informati, sarebbe adirato con i parlamentari per la forte contrapposizione mediatica di queste ore sull’affaire Di Maio. A Grillo non sarebbero andati giù i riferimenti alle espulsioni sventolati dai contiani sui giornali. Come racconta l’Adnkronos, il padre nobile del Movimento si sarebbe lasciato andare a un duro sfogo: «Così ci biodegradiamo in tempi record». Il garante è dato in arrivo a Roma. L’idea di una mediazione è ancora l’obiettivo principale, ma è chiaro che Grillo si aspetta passi indietro da ambo gli schieramenti. Lo strappo appare sempre più dietro l’angolo, al punto che c’è chi ne parla apertamente. Come il dimaiano Vincenzo Presutto, che dice a Riformista Tv: «Il Movimento sta maturando, con un’analisi critica interna che potrebbe portare anche a una scissione». 21 giugno 2022 (modifica il 21 giugno 2022 | 10:17) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-21 08:17:00, Il garante (in arrivo a Roma) infuriato per i riferimenti alle espulsioni sventolati dai contiani. Il presidente della Camera: «Noi contro la Nato? Una stupidaggine». La replica del portavoce del ministro degli Esteri: «Stupiti da attacchi istituzionali», Emanuele Buzzi