di Claudio BozzaOggi assemblea dei parlamentari con Conte: sì o no alla fiducia sul decreto Aiuti? Il nodo Superbonus. Il ministro Patuanelli: «No al teatrino» Dentro o fuori. Dopo le aperture di Draghi rispetto alle richieste avanzate dal M5S , la bocca del leader Conte rimane cucita a doppio filo. Nessun commento, nemmeno uno spiffero. «Non ha detto una parola nemmeno a noi», giurano dal suo staff. In verità, quello dell’ex premier è un silenzio strategico. Ma sopratutto politico. Perché, a parte quella lieve vena d’ottimismo non dichiarata ascoltando le parole del capo del governo chiuso nel suo ufficio d’avvocato, Giuseppe Conte ha una missione obbligata: tenere unito il Movimento, per evitare che gli si finisca di sbriciolare in mano dopo la scissione dei 61 parlamentari passati con Di Maio. Come sempre è una questione di numeri, e la spinta dei falchi (non pochi, sopratutto al Senato) per uscire rimane forte: «Ora come ora siamo fuori», si fa sfuggire una fonte vicina all’ex premier. Il rischio di far cadere il governo c’è e Conte dovrà gestirlo a seconda di come soffieranno i venti stamattina. L’appuntamento è alle 8.30, quando il leader grillino espliciterà la sua posizione davanti al Consiglio nazionale del Movimento. Sarà questa la sede in cui svelare le carte, mettendo sul tavolo un documento che, di fatto, decreterà la vita o la fine del governo Draghi. Quasi impossibile puntare all’unanimità, ma il presidente pentastellato punta a raggranellare più consensi possibili attorno alla sua strategia, su cui ha lavorato fino a notte fonda. Un’analisi collettiva e partecipata, quindi, anche per provare a smontare le accuse di «dirigismo» che gli contestano i detrattori dell’opposizione interna anche dopo lo strappo dei 61 parlamentari dimaiani. In serata è atteso il vertice decisivo tra i senatori, che però potrebbe trasformarsi in una riunione plenaria, deputati compresi, per mettere ai voti la scelta. Dentro o fuori. Conte arriva al bivio dopo oltre due settimane passate ad alimentare la tensione e ad alzare la posta rispetto al governo, strategia culminata con il documento con le 9 richieste consegnate a Draghi. In parte sembrano essere state accolte, sull’introduzione del salario minimo in primis, ma su un punto in particolare il silenzio è stato tombale: il Superbonus 110%, provvedimento su cui i grillini puntano moltissimo ai fini del consenso elettorale. Ma adesso il tempo sta per scadere: tra 24 ore il M5S dovrà decidere se votare o meno la fiducia sul decreto Aiuti . Votare contro o anche solo uscire dall’Aula equivarrebbe ad innescare la salita dell’ex capo Bce verso la vetta del Quirinale per rimettere il mandato. Il premier è stato chiaro: se il M5S molla non ci saranno altri governi Draghi. Dicevamo di quella «lieve vena d’ottimismo», però. La si può leggere nelle parole del grillino Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, uno dei due esponenti di governo a commentare la conferenza stampa del premier: «Draghi annuncia un provvedimento sul salario minimo. L’azione politica del M5S è seria ed efficace. Così si aiutano milioni di lavoratori che hanno paghe “da fame”. Altro che Papeete bis». Di taglio diverso (e di più complessa interpretazione) la reazione del ministro Stefano Patuanelli: «Dobbiamo stare vicino alle famiglie, alle imprese», dice il fedelissimo di Conte e classificato tra i falchi, parlando di «teatrino» a proposito di ciò che sta succedendo nei palazzi della politica: «Stiamo assistendo a una sorta di foga comunicativa su ciò che succede al Senato, mi interessa molto di più il dibattito sul salario minimo, su come si affrontano i problemi delle famiglie e imprese». Mentre i l ministro degli Esteri Luigi Di Maio commenta così lo scacchiere politico ridisegnato dopo il suo storico divorzio dal Movimento: «Io sono contento che all’interno del M5S ci siano tanti parlamentari che non condividono la linea di far cadere il governo e mandare il Paese in esercizio provvisorio. Non si può assolutamente agire da irresponsabili in un momento come questo». 12 luglio 2022 (modifica il 12 luglio 2022 | 22:33) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-12 20:33:00, Oggi assemblea dei parlamentari con Conte: sì o no alla fiducia sul decreto Aiuti? Il nodo Superbonus. Il ministro Patuanelli: «No al teatrino», Claudio Bozza