Ma quale fascismo, temo l’insussistenza del Sud

Ma quale fascismo, temo l’insussistenza del Sud

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lo dico al corriere Mezzogiorno, 1 ottobre 2022 – 09:04 Le lettere al Corrmezz, risponde il direttore Enzo d’Errico Caro direttore, in questi giorni leggo e ascolto cose che non mi piacciono. Da uomo della sinistra, detesto chi contesta oggi Giorgia Meloni. É la democrazia, bellezza!, ripeto agli stupidi che fanno battute e parlano di neofascismo. Il Pd ha fatto un pessimo lavoro in questi anni e adesso non resta che raccogliere i cocci e assecondare il responso delle urne, anche se semivuote. Piuttosto temo che la sinistra, anche questa volta ,non imparerà alcuna lezione. Giovanni Ferraioli Caro signor Ferraioli, ha proprio ragione. Sottoscrivo la sua lettera dalla prima all’ultima parola. La sinistra riformista ha pagato il prezzo di dieci anni vissuti al potere senza aver mai vinto le elezioni, oltre a una radicata supponenza che l’ha condotta verso quell’isolamento sociale che, almeno per ora, sembra irrimediabile. Questo senso di superiorità morale e culturale non è stato scalfito neppure dalla batosta di domenica scorsa, al punto che Enrico Letta e Debora Serracchiani hanno parlato di “giornata triste per il Paese”. Ma triste per chi, se neanche un quinto dei votanti si è schierato a fianco dei Democratici? Il libero voto che, grazie a un’indecente legge elettorale, ha poi assegnato alla destra una corposa maggioranza in Parlamento, conta così poco per i dirigenti del Pd? Come se non bastasse, siamo addirittura piombati nel grottesco quando abbiamo ascoltato l’atto d’accusa scagliato da Vincenzo De Luca contro il suo partito. Già, lo stesso De Luca che, dopo aver messo ovviamente in salvo il figlio Piero, è stato asfaltato dovunque abbia piazzato candidati di fiducia, a cominciare dal contado salernitano. E lo stesso De Luca che ieri, appena ventiquattr’ore dopo la sua requisitoria nei confronti della sinistra, ha speso parole di miele per i primi passi istituzionali di Giorgia Meloni. Altro che politica, ormai siamo ben oltre la commedia dell’arte. Ciò che spaventa è la totale inadeguatezza di una classe dirigente che dovrebbe difendere il ruolo del Sud al cospetto di un esecutivo probabilmente a trazione nordista e che invece, come sempre, si preoccupa soltanto di sopravvivere a se stessa, difendendo i propri interessi. Ecco, se qualcosa mi inquieta, non è certo il pericolo fascista ma la condanna all’insussitenza che pende sul nostro Mezzogiorno negli anni a venire. Enzo d’Errico 1 ottobre 2022 | 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-01 07:05:00, Le lettere al Corrmezz, risponde il direttore Enzo d’Errico,

Pietro Guerra

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