di Greta Sclaunich e Chiara Severgnini
Il presidente uscente Emmanuel Macron è stato eletto presidente per il secondo mandato consecutivo con il 58% secondo le prime proiezioni
Il presidente uscente Emmanuel Macron è stato rieletto presidente della Francia: al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi ha ottenuto il 58,2% dei voti contro la leader di destra Marine Le Pen, ferma al 41,8% secondo le prime proiezioni della tv pubblica France 2. «Grazie amici: la maggioranza dei francesi ha scelto di darmi fiducia per cinque anni a venire» ha detto a Campo di Marte, ai piedi della Torre Eiffel. « Molti mi hanno votato per bloccare estrema destra, gli sono grato per il loro senso dovere. Ma dovremo rispondere anche a chi ha scelto il silenzio astenendosi e trovare una risposta alla rabbia di chi ha scelto l’estrema destra», ha aggiunto, promettendo di voler essere «il presidente di tutti», anche di coloro che avevano votato per la sua avversaria.
Il discorso
Il presidente passa poi in rassegna le priorità del suo secondo mandato. «Questi prossimi cinque anni non saranno come quelli passati», assicura, «renderemo la Francia una grande nazione ecologica». Come? «Il nostro è un progetto di liberazione delle energie imprenditoriali, economiche e anche accademiche. Ogni giorno cercherò di rispettare tutti, tenendo conto delle differenze emerse. Lavorerò per una società più giusta». Il presidente si sforza di trasmettere un messaggio di unità: «Tutti insieme, uniti, potremo vivere meglio», ha detto, «nessuno sarà abbandonato lungo la strada. Tutti insieme faremo la storia, scriveremo il futuro per le prossime generazioni».
Dopo Jacques Chirac, Macron è il primo presidente a essere eletto due volte di seguito (i suoi precedessori, Nicolas Sarkozy nel 2007 François Hollande nel 2012, non sono stati rieletti). Per Le Monde, però, la sua è una «rielezione senza stato di grazia». «Le condizioni di questa vittoria non incitano al trionfalismo, all’indomani di una campagna senza entusiasmo», si legge sullo storico quotidiano, citando il risultato che ha visto Macron battere Marine Le Pen con il 58,5%.
Macron e Le Pen si erano già fronteggiati al ballottaggio nel 2017, quando era stato eletto per il suo primo mandato: aveva 39 anni ed è diventato il più giovane presidente francese. Macron ha programmato di tenere il discorso della vittoria ai piedi della Torre Eiffel, sugli Champ-de-Mars. Era stata la sua prima scelta anche nel 2017, ma alla fine aveva dovuto pronunciare il suo primo discorso dalla piramide del Louvre, dopo il rifiuto del Comune della capitale di accogliere la sua richiesta.
La biografia di Macron
Nato il 21 dicembre 1977 a Amiens, Macron ha studiato nel più celebre liceo di Francia, l’Henri IV, poi si è iscritto a Sciences Po e ha ottenuto un diploma di filosofia politica all’università di Nanterre. Nel 2002 è entrato all’Ena, l’alta scuola dell’amministrazione pubblica francese. Decisivo, nel 2007, il suo incontro con Jacques Attali, l’economista ex consigliere di François Mitterrand. È proprio Attali a presentare Macron — che nel frattempo aveva iniziato a lavorare come banchiere d’affari presso Rothschild — a François Hollande, un incontro destinato a cambiare la vita del giovane di Amiens. Una volta eletto, nel 2012, Hollande lo chiama tra i suoi consiglieri all’Eliseo e, tre anni dopo, lo sceglie come ministro dell’Economia. Nel 2016, lascia il governo e fonda il suo movimento, En Marche!. Il 7 maggio 2017 vince l’elezione presidenziale con il 66,10% dei voti davanti a Marine Le Pen, dopo un memorabile duello televisivo nel quale surclassa la rivale per competenza e sicurezza di sé.
Il primo mandato
Macron nel 2017 diventa presidente promettendo di essere «di destra e di sinistra» ma la sua politica è considerata soprattutto di destra, che è l’area dove sceglie i suoi ministri più importanti (dai premier Edouard Philippe e poi Jean Castex al ministro dell’Economia, Bruno Le Maire). Le crisi successive – dalla rivolta dei gilet gialli alla pandemia alla guerra in Ucraina – rendono evidente la capacità di Macron di affrontare situazioni difficili, ma anche una tendenza a essere percepito lontano dai cittadini che gli varrà l’accusa di essere il «presidente dei ricchi». Un’etichetta che rende la sua rielezione meno scontata di quel che sembrava nelle settimane precedenti, anche se viene poi confermato con il 58% secondo le prime proiezioni.
Il commento di Draghi
Uno dei primi commenti, dopo i primi exit poll, è del premier Mario Draghi: «La vittoria da parte di Emmanuel Macron nelle elezioni presidenziali francesi è una splendida notizia per tutta l’Europa. Italia e Francia sono impegnate fianco a fianco, insieme a tutti gli altri partner, per la costruzione di un’Unione Europea più forte, più coesa, più giusta, capace di essere protagonista nel superare le grandi sfide dei nostri tempi, a partire dalla guerra in Ucraina.Al Presidente Macron vanno le più sentite congratulazioni del Governo italiano e mie personali».
24 aprile 2022 (modifica il 24 aprile 2022 | 22:56)
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