internazionalizzazione
di Alessandra Puato13 feb 2023
Regina Corradini D’Arienzo, ceo di Simest
Si chiama Impatto d’impresa. S, un patto per la crescita il Piano strategico 2023-2025 presentato il 13 febbraio da Simest a Roma, nella sede di Cassa e prestiti in via Goito. Prevede un impegno di 18,5 miliardi nel triennio, in aumento del 20% rispetto al 2020-2022. In particolare, previsto che nel 2025 le risorse impegnate salgano dagli attuali 1,7 miliardi annui a 6,8 miliardi. un rafforzamento dell’intervento sull’economia italiana per la societ controllata al 76% da Cdp, che accompagna le imprese italiane all’’internazionalizzazione, sia con finanziamenti sia con investimenti diretti nel capitale. Tra le aziende supportate di recente da Simest nella crescita all’estero ci sono E. Marinella (cravatte) a Londra, Guala (capsule) per l’America Latina, Pantofola d’Oro (calzature) per gli Usa, Venchi sempre per gli Usa (cioccolato e gelati).
Quattro pilastri
Il Piano 2023-2025 di Simest, presentato dalla ceo Regina Corradini D’Ascenzo e dal presidente Pasquale Salzano, articolato su quattro direttrici: la crescita sostenibile e di qualit; la digitalizzazione e l’efficienza operativa; la valorizzazione delle persone e della cultura aziendale; l’impatto sul territorio e i criteri Esg (ambiente, sostenibilit, governance). In dettaglio. Gli investimenti partecipativi a sostegno delle piccole e medie imprese e delle startup innovative sono previsti in crescita qualitativa: significa anche una maggiore facilit per ottenere i prestiti, con tempi ridotti e meno burocrazia, dice una nota. Per queste imprese — Pmi e startup — saranno utilizzati anche 200 milioni dal fondo Cdp Venture Capital.
Finanziamenti agevolati
poi previsto l’ampliamento della concessione dei finanziamenti agevolati, in convenzione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. L’obiettivo accelerare gli investimenti su sostenibilit, digitalizzazione e supporto alle filiere produttive , con misure dedicate in particolare alle imprese che hanno interessi diretti verso i mercati strategici per il made in Italy. Altri interventi in programma sono il maggior presidio del territorio, soprattutto al Sud; la collaborazione con le banche per aumentare la conoscenza delle misure Simest; e un ventaglio pi ampio di servizi di consulenza alle imprese, per l’espansione all’estero, in collaborazione con il sistema istituzionale.
Lo scenario internazionale
Nel complesso scenario globale, la capacit di sostenere il nostro sistema produttivo all’estero una principale sfida da portare avanti, per questo urgente lo sviluppo di strategie, ha detto Dario Scannapieco, amministratore delegato Cdp, spiegando che l’internazionalizzazione uno strumento naturale per aumentare la resilienza. Stiamo lavorando in grande squadra con Simest, importante aiutare il paese e non si fa se non si lavora in squadra, ha aggiunto. Nel 2022 Cdp ha mobilitato oltre 2,8 miliardi a sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese. La dimensione internazionale essenziale, i numeri da record dell’export 2022 lo dimostrano. Quindi facilitare la crescita e ampliare i margini di cooperazione commerciale con i partner all’estero tra le linee strategiche del piano di Cdp, come di quello di Simest. C’ molto da fare su questo.
Competitivit e filiere
Con il Piano strategico vogliamo siglare un vero patto con le imprese italiane per rafforzare il ruolo di Simest a supporto dei loro processi di internazionalizzazione — ha detto Corradini D’Arienzo —. Un patto che acceleri una crescita virtuosa e sostenibile a livello economico, sociale e ambientale, che consenta al made in Italy di essere pi competitivo, per accompagnare le piccole e medie imprese, con specifica attenzione dedicata alle filiere produttive, e supportare nella crescita anche la pi piccola azienda della catena.
Nuovi strumenti
Gi dall’insorgere della pandemia Simest ha introdotto nuovi strumenti che hanno permesso di aiutare efficacemente e tempestivamente oltre 16 mila aziende nazionali, soprattutto Pmi con oltre 15 miliardi di euro per investimenti in pi di 150 Paesi — ha detto Salzano —. L’attuale momento storico, segnato da grandi emergenze che alimentano un nuovo stato di instabilit persistente, rende necessario rafforzare l’azione: per questa ragione che il Piano ha messo a punto strumenti ancora pi efficaci e mira – anche attraverso un nuovo servizio di consulenza strategica – a consolidare il ruolo chiave di Simest quale partner del made in Italy nel mondo. Obiettivi condivisi con Cassa Depositi e Prestiti. Saranno coinvolti, oltre al ministero degli Affari esteri, anche i dicasteri delle Imprese e dell’Economia.
I conti
Il bilancio 2021 di Simest, ultimo disponibile, mostra 9,3 miliardi mobilitati e gestiti a favore delle imprese italiane, in aumento del 115% rispetto al 2020, con 11 mila 300 imprese supportate di cui il 96% sono Pmi. Attraverso finanziamenti agevolati, risorse Pnrr e partecipazioni nel capitale, in particolare, sono state deliberate operazioni per l’internazionalizzazione per 3,4 miliardi di euro, +224% rispetto all’esercizio precedente. Le partecipazioni nel capitale sono aumentate del 64% a 143milioni e i contributi export con il fondo Maeci del 58% a oltre 5 miliardi. La societ ha chiuso il 2021 con 4 milioni di utile e un margine d’intermediazione di 43,4 milioni (da 34,6).
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