La maestra di Bagnaia: «In seconda elementare mi disse “sogno di far parte della squadra di Valentino Rossi”»

La maestra di Bagnaia: «In seconda elementare mi disse “sogno di far parte della squadra di Valentino Rossi”»

Spread the love

di Floriana Rullo

Gli amici, le insegnanti e i compagni di scuola raccontano il piccolo Pecco

«Pecco? Un chivassese doc che ama stare con gli amici. E uno che sin da bambino sapeva che cosa volesse diventare da grande: diventare un campione». Nel giorno in cui l’intera Chivasso celebra Francesco Bagnaia , neo laureato campione del mondo di MotoGp in sella alla sua Ducati, c’è un’intera comunità pronta a raccontare come quel giovane dai capelli scuri e dal sorriso solare, con umiltà e tanto lavoro, sia riuscito a salire sul tetto del mondo. Francesco Bagnaia, per tutti Pecco, classe 1997, del resto è nato e cresciuto all’angolo tra via Po e viale Matteotti. Un ragazzo casa e famiglia, senza grilli per la testa, che tifa Juventus, colleziona scarpe e ama cucinare per tutti. Quando lascia Pesaro, dove si è trasferito nel 2017 per inseguire il suo sogno, torna nella sua casa nel Torinese con la fidanzata Domizia Costantini e il loro bassotto Turbo, per stare con mamma Stefania e papà Pietro che insieme mandano avanti la loro ditta di installazione di ascensori, a Mappano.

«Ed è proprio nel cortile di casa che Pecco ha ricevuto la sua moto da minicross in regalo da Pietro — racconta Luca Cena, amico di sempre e fondatore del fan club che lo segue in tutto il mondo —. È li che è iniziato tutto». Era il 2003. L’inizio della favola di «Pecco», come la sorella Carola, sempre con lui sui circuiti, dove spesso lo segue anche la fidanzata, ne storpiava il nome da bimbo. Un soprannome che non lo ha più abbandonato. «Non andava molto bene in inglese a quei tempi — racconta Chiara Varuzza, la compagna di classe alle elementari —. Ma oggi ha un’ottima preparazione, da fare invidia. Era un bambino molto timido. Ricordo la sua passione per le moto sin da ragazzino».

Una passione che anche Raffaella Bellone, l’insegnante delle elementari ricorda bene. «Francesco era molto buono e socievole. Sapeva quello che voleva. In prima e in seconda elementare lo vedevo bene come intrattenitore. Sapeva raccontarci episodi di vita familiare con un umorismo pazzesco, facendoci ridere. Davvero tanto. Era molto riflessivo. Ricordo, eravamo in seconda elementare, un giorno durante l’intervallo, mentre chiacchieravo, mi disse: “Sogno di far parte della squadra di Valentino Rossi”. La sua passione per le moto , assecondata soprattutto dal papà che lo ha sempre seguito moltissimo, era già ben presente. Ma anche ora, quando ci racconta delle sue gare, lo fa con modestia, con naturalezza. È davvero un bell’esempio per tutti i ragazzi. Di questo sono davvero orgogliosa come insegnante».

Un sogno diventato realtà per quel bambino che non riusciva mai a stare fermo fin da piccolo, che amava lo sport, dallo sci alla bicicletta, dai cavalli nel ranch a Piazzo che la famiglia aveva, fino al basket, il calcio e lo skate fatto correre in piazza Castello a Torino. E che invece faticava a scuola, soprattutto durante le superiori quando si divideva tra sport e i banchi dell’Itis. «Tanto che i professori gli dicevano spesso di lasciare perdere con le moto — racconta Luca Cena —. Ma lui era attratto dalla velocità. E aveva ragione. Così come da sempre sapeva che voleva al suo fianco Domizia. Ci conosciamo tutti fin da bambini e lui sapeva di voler trascorrere la sua vita con lei. E così è stato. Quando viene a Chivasso si siede al bar, ride e scherza come uno qualsiasi. È uno di noi. Matto come noi. Ha solo un problema. La competizione. Lui vuole vincere sempre, sin da quando eravamo piccoli. Con le bici ad esempio, o dopo la patente con le macchine magari quando c’era un po’ di neve per terra, Pecco aveva quella capacità di trascinarti al limite. Solo che il nostro limite e il suo non erano uguali». Forse, anche per questo, il suo motto è una frase che gli ha sussurrato una tifosa: goditi la gara, vai libero (go free). Una frase diventata mantra che lo ha trasformato nell’erede di Valentino Rossi.

La newsletter del Corriere Torino

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui

6 novembre 2022 (modifica il 7 novembre 2022 | 08:24)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-07 07:25:00, Gli amici, le insegnanti e i compagni di scuola raccontano il piccolo Pecco, Floriana Rullo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.