di Lara Sirignano
Nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, ultimo rifugio del boss trapanese, i carabinieri hanno trovato anche una pistola Smith & Wesson special, calibro 38 special, con la matricola abrasa e con 5 colpi. Era occultata nel doppiofondo di un mobile
Una Smith & Wesson special calibro 38 con cinque colpi nel tamburo. Pronta a sparare. Dal covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, spunta la pistola del boss Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio dai carabinieri del Ros. L’arma, che aveva la matricola abrasa, era nascosta in un doppiofondo di un mobile della cucina nell’appartamento in cui il capomafia ha trascorso l’ultimo periodo della latitanza, casa acquistata tramite il suo alter ego, il geometra Andrea Bonafede. Accanto al revolver c’erano 20 proiettili dello stesso calibro. L’ultima scoperta nel rifugio del padrino arriva nel corso dell’ennesima perquisizione.
I rilievi
La pistola stata consegnata al Ris per gli accertamenti tecnici: i carabinieri dovranno scoprire se abbia gi sparato e se sia compatibile con quelle usate per commettere gli omicidi in cui il boss coinvolto. Sono decine le perquisizioni eseguite dai militari dell’Arma che hanno controllato, oltre ai due appartamenti occupati dal capomafia nell’ultimo anno, un bunker segreto e le case di diversi fiancheggiatori come Giovanni Luppino, l’autista del boss.
26 gennaio 2023 (modifica il 26 gennaio 2023 | 21:01)
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