di Ester Palma
Triplicato il dato permesso dall’Oms come riferimento per evitare danni alla salute. Nella Capitale la quantità rilevata è dello 0,2%, ancora entro la soglia di sicurezza
Si avverano i timori più gravi dei residenti delle aree intorno a Malagrotta, dove mercoledì pomeriggio ha preso fuoco uno degli impianti per il trattamento dei rifiuti. A Fiumicino il valore di diossine è pari allo 0.9, oltre il limite dato dall’Organizzazione mondiale della sanità, fissato allo 0.3. Il valore del primo campione prelevato presso l’area di Fiumicino, rilievo che comprende tre giornate, è superiore al valore di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano. L’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Lazio ha iniziato le sue analisi già nella tarda serata di mercoledì, «installando – come spiega il sito dell’Arpa – due campionatori, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine: uno a breve distanza dall’incendio e l’altro nel territorio comunale di Fiumicino, a circa 6 km. Sono state anche verificati i dati raccolti attraverso le stazioni di rete fissa ed è stata elaborata una mappa con le aree di potenziale massima ricaduta». L’agenzia aggiunge che «l’Istituto Zooprofilattico e la Asl procederanno al monitoraggio sulle colture e sugli allevamenti zootecnici». Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha prorogato fino a domani l’ordinanza che sospende centri estivi e attività per bambini e vieta il consumo di frutta e verdura prodotta in zona.
È quanto stabiliscono i rilievi di Arpa Lazio eseguiti dopo l’incendio di mercoledì al Tmb di Malagrotta a Roma. Per quanto riguarda la Capitale, rispetto a ieri i dati degli inquinanti, nell’area di rilevazione, sono sullo 0.2, ovvero inferiore anche se di poco al limite di riferimento dato dall’Oms, e ai dati del secondo campione. La diossina è in effetti molto pericolosa: come ha spiegato nei giorni scorsi Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale, «E’ un inquinante organico persistente classificato come cancerogeno certo per l’uomo, oltre ad avere effetti neurotossici ed essere un distruttore endocrino. Il rischio aereo della diossina è limitato all’area interessata dai fumi del rogo e, in caso di nube tossica, a tutto il territorio colpito dalla ricaduta a terra dei fumi».
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18 giugno 2022 (modifica il 18 giugno 2022 | 21:43)
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, 2022-06-18 19:43:00, Triplicato il dato permesso dall’Oms come riferimento per evitare danni alla salute. Nella Capitale la quantità rilevata è dello 0,2%, ancora entro la soglia di sicurezza, Ester Palma