Malattia di Berger e vaccino Covid: quali possono essere gli effetti?

Malattia di Berger e vaccino Covid: quali possono essere gli effetti?

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di Arrigo Schieppati

Il vaccino è ben tollerato nei pazienti affetti da questa patologia renale, specialmente nei casi in cui la gravità del disturbo rimane stabile

Che cosa si sa degli effetti della vaccinazione Covid per chi ha la malattia di Berger?

Risponde Arrigo Schieppati, Centro Coord. Rete regionale Malattie rare, Istituto Mario Negri, Bergamo (VAI AL FORUM)

Tra le presunte complicanze della vaccinazione anti Covid sono comparse segnalazioni della nuova insorgenza o della ricaduta di malattie renali (tra cui la malattia di Berger, che designa una forma di glomerulonefrite detta «a depositi mesangiali di immunoglobulina A», più semplicemente: Nefropatia IgA, o NIgA), aprendo il dibattito se questi eventi siano causati dal vaccino o si tratti di associazioni casuali. L’analisi dei (non numerosi) casi di nuova nefropatia (o ricaduta di malattia) ha portato a concludere che l’incidenza assoluta di questi eventi avversi è bassa e il vaccino Covid è in generale ben tollerato: nonostante questi casi, i benefici protettivi offerti dalla vaccinazione superano di gran lunga i suoi rischi nei pazienti con NIgA. In ogni caso i medici raccomandano, dopo la vaccinazione, di monitorare con attenzione i pazienti già affetti da Nefropatia IgA per individuare precocemente eventuali recidive della malattia.

Ecco una panoramica degli studi sull’argomento. Un lavoro inglese ha esaminato 48 casi di pazienti segnalati da 36 articoli scientifici. Sono stati rilevati casi di nefropatia a lesioni minime (19 casi), la patologia più frequente osservata, seguita da Nefropatia IgA (14) e vasculite (10). Altri casi includono la ricaduta della nefropatia membranosa, il rigetto acuto del trapianto di rene, la ricaduta della nefrite IgG4, la microangiopatia trombotica renale di nuova insorgenza e la crisi renale sclerodermica dopo la vaccinazione Covid. Nessun paziente è morto: tutti, tranne uno, si sono ripresi e non hanno avuto necessità di una terapia sostitutiva renale (dialisi o trapianto). Un gruppo di ricercatori svizzeri ha calcolato la frequenza delle diverse forme di glomerulonefrite, inclusa la Nefropatia IgA, nella popolazione adulta. La frequenza delle glomerulonefriti osservata durante la campagna vaccinale anti Covid (gennaio-agosto 2021) non è diversa da quella registrata negli anni precedenti la pandemia, tra il 2015 e il 2019.

Questo studio ha stabilito che il rischio di sviluppare una glomerulonefrite di nuova insorgenza, diagnosticata con una biopsia renale, non è aumentato dalla somministrazione del vaccino e che la frequenza di nuovi casi nel corso della campagna di vaccinazione è quella che ci si aspetterebbe in tempi «normali». Uno studio cinese ha preso in esame 965 pazienti con Nefropatia IgA, di cui il 46% (443 su 965) aveva ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid. Sono stati segnalati due eventi di riacutizzazione. Dopo due settimane dalla somministrazione della prima dose, un paziente ha manifestato un episodio di ematuria macroscopica (sangue nelle urine). Una sindrome nefrosica (cioè una importante perdita di proteine nelle urine, con gonfiore) si è sviluppata, in un paziente, tre mesi dopo la seconda dose. I due soggetti hanno iniziato o intensificato la terapia immunosoppressiva dopo l’esacerbazione dei disturbi.

Ulteriori analisi hanno rivelato che tre pazienti hanno mostrato una riduzione della funzionalità renale e altri tre hanno avuto un peggioramento della proteinuria (perdita di proteine nelle urine) nei tre mesi successivi. La conclusione dei ricercatori è che, nel complesso, l’incidenza assoluta degli eventi avversi è bassa e il vaccino Covid è ben tollerato nei pazienti con Nefropatia IgA, specialmente se la malattia è relativamente stabile. Sebbene in alcuni pazienti sia stato osservato un calo della velocità di filtrazione glomerulare (cioè un peggioramento della funzione renale), il cambiamento è stato temporaneo.

2 dicembre 2022 (modifica il 2 dicembre 2022 | 08:57)

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, 2022-12-02 08:08:00, Il vaccino è ben tollerato nei pazienti affetti da questa patologia renale, specialmente nei casi in cui la gravità del disturbo rimane stabile, Arrigo Schieppati

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