Malattie sessualmente trasmesse, per un ragazzo su due esiste solo lHIV

Malattie sessualmente trasmesse, per un ragazzo su due esiste solo lHIV

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di Elena Meli

I giovani sono poco informati sui problemi sessuali e le malattie sessualmente trasmesse: per colmare le lacune, al via una campagna degli andrologi che coinvolge Esercito e Croce Rossa

I giovani maschi italiani sanno poco di sesso, almeno per quel che concerne la salute: stando a dati della Societ Italiana di Andrologia (SIA), oltre il 50 per cento dei ragazzi sa indicare solo l’AIDS/HIV fra le oltre trenta malattie sessualmente trasmesse, appena uno su cinque consapevole che le malattie andrologiche possono compromettere la fertilit. Per porre rimedio alle scarse conoscenze in materia di salute sessuale maschile, SIA ha appena avviato una campagna di informazione che coinvolge l’Esercito Italiano e la Croce Rossa Italiana, ma anche oltre 2500 scuole guida di tutto il Paese.

Ragazzi poco consapevoli

La campagna #e-SIA-prevenzione nei prossimi due anni coinvolger i giovani militari, che saranno anche testimonial in spot su web e social e durante incontri in tutto il Paese in Accademie, Scuole e Comandi dell’Esercito, i componenti della Croce Rossa Italiana e tutti i ragazzi che frequenteranno o si rivolgeranno a una delle oltre 2.500 tra autoscuole e studi di consulenza automobilistica dell’Unione Nazionale Autoscuole, per prendere una patente o gestire i documenti di guida. La campagna di sensibilizzazione andrologica #e-SIA-prevenzione vuole intercettare i giovani e far capire loro che devono e possono rivolgersi all’andrologo senza paura, spiega Alessandro Palmieri, presidente SIA e docente di urologia all’Universit Federico II di Napoli. Sono due milioni gli under 35 con un problema andrologico, ma solo uno su cinque sa che il proprio disturbo pu compromettere la fertilit; solo il 33 per cento dei diciottenni maschi usa sempre il profilattico e pochissimi hanno chiaro che cosa siano le malattie a trasmissione sessuale, per oltre il 50 per cento esiste solo l’AIDS. I ragazzi di oggi hanno le stesse conoscenze e le stesse idee di quelli di dieci anni fa, con l’aggravante che oggi la tecnologia consente un’informazione continua.

Campagna di informazione

Il fattore tempo fondamentale per evitare che patologie banali diventino irreversibili, prosegue Palmieri. Purtroppo molti pazienti con malattie congenite o acquisite dell’apparato riproduttivo e sessuale per vari motivi, dalla disinformazione alla timidezza e la scarsa confidenza, non si rivolgono all’andrologo e raramente ne parlano ai medici di medicina generale, finendo anche per sviluppare ansie e fobie di ogni tipo. Combattere la disinformazione attraverso la distribuzione di materiali e l’organizzazione di incontri perci lo scopo della campagna #e-SIA-prevenzione, che sar anche l’occasione per avviare uno studio sulla prevenzione e diffusione delle malattie andrologiche fra i giovani con l’International University of Languages and Media (IULM): l’obiettivo valutare le conoscenze, le difficolt, le esperienze in materia di malattie andrologiche cos come gli ostacoli alla prevenzione e i comportamenti a rischio, grazie a specifici questionari per i ragazzi e il/la partner che potranno essere compilati online su web o su smartphone. Per informazioni si pu consultare il sito SIA.

12 febbraio 2023 (modifica il 13 febbraio 2023 | 12:32)

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