A me gli occhi

A me gli occhi

Spread the love

Lei è Elena, è una donna, è una preside ed è la mia eroina. Un’eroina romantica, la categoria migliore perché combatte solo le cause perse. E quale causa è più persa dell’esigenza di mettere la testa, gli occhi e il cuore su una cosa sola alla volta? La famosa «presenza», segreto di ogni fortuna, destinata però a soccombere sotto il peso dell’arma di distrazione di massa: Sua Maestà il Telefonino.

In un empito di antistorica follia, Elena Ugolini ha disposto che studenti e professori posino l’arnese all’ingresso del liceo da lei governato, il Malpighi di Bologna, e lo ritirino soltanto alla fine delle lezioni. Ha spiegato, la visionaria, che nessuno doveva prendere la sua mossa come una punizione, trattandosi semmai di un meraviglioso regalo che lei stava facendo a tutti. La libertà di spettegolare con il compagno di banco, di guardarlo addirittura in faccia e — perché no? — di ascoltare con la mente sgombra le parole degli insegnanti, costretti anche loro a concentrarsi esclusivamente su quanto accade in aula in quel preciso momento.

Non oso neanche immaginare le conseguenze salvifiche dell’applicazione su larga scala di un simile esperimento. Nessuno dei tanti problemi drammatici che ci attanagliano – dalla crisi energetica all’indiscrezione su Salvini futuro ministro della Cultura – mi preoccupa quanto il fatto che una coppia di miei amici, per attirare l’attenzione del figlio seduto a un metro di distanza, sia ormai costretta a mandargli un messaggio su WhatsApp.

Il Caffè di Gramellini vi aspetta qui, da martedì a sabato. Chi è abbonato al Corriere ha a disposizione anche «PrimaOra», la newsletter che permette di iniziare al meglio la giornata. La si può leggere qui. Chi non è ancora abbonato può trovare qui le modalità per farlo, e avere accesso a tutti i contenuti del sito, tutte le newsletter e i podcast, e all’archivio storico del giornale.

14 settembre 2022, 07:12 – modifica il 14 settembre 2022 | 07:12

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-09-14 05:14:00,

Lei è Elena, è una donna, è una preside ed è la mia eroina. Un’eroina romantica, la categoria migliore perché combatte solo le cause perse. E quale causa è più persa dell’esigenza di mettere la testa, gli occhi e il cuore su una cosa sola alla volta? La famosa «presenza», segreto di ogni fortuna, destinata però a soccombere sotto il peso dell’arma di distrazione di massa: Sua Maestà il Telefonino.

In un empito di antistorica follia, Elena Ugolini ha disposto che studenti e professori posino l’arnese all’ingresso del liceo da lei governato, il Malpighi di Bologna, e lo ritirino soltanto alla fine delle lezioni. Ha spiegato, la visionaria, che nessuno doveva prendere la sua mossa come una punizione, trattandosi semmai di un meraviglioso regalo che lei stava facendo a tutti. La libertà di spettegolare con il compagno di banco, di guardarlo addirittura in faccia e — perché no? — di ascoltare con la mente sgombra le parole degli insegnanti, costretti anche loro a concentrarsi esclusivamente su quanto accade in aula in quel preciso momento.

Non oso neanche immaginare le conseguenze salvifiche dell’applicazione su larga scala di un simile esperimento. Nessuno dei tanti problemi drammatici che ci attanagliano – dalla crisi energetica all’indiscrezione su Salvini futuro ministro della Cultura – mi preoccupa quanto il fatto che una coppia di miei amici, per attirare l’attenzione del figlio seduto a un metro di distanza, sia ormai costretta a mandargli un messaggio su WhatsApp.

Il Caffè di Gramellini vi aspetta qui, da martedì a sabato. Chi è abbonato al Corriere ha a disposizione anche «PrimaOra», la newsletter che permette di iniziare al meglio la giornata. La si può leggere qui. Chi non è ancora abbonato può trovare qui le modalità per farlo, e avere accesso a tutti i contenuti del sito, tutte le newsletter e i podcast, e all’archivio storico del giornale.

14 settembre 2022, 07:12 – modifica il 14 settembre 2022 | 07:12

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, Massimo Gramellini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.