Maltempo, prorogata l’allerta arancione in Campania, in Toscana piogge record

Maltempo, prorogata l’allerta arancione in Campania, in Toscana piogge record

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di Carlotta Lombardo

Precipitazioni, allagamenti, fango e forte raffiche di vento. Criticità anche in Lazio, Friuli e Puglia. L’allarme Coldiretti per le campagne. Il meteorologo: «Da lunedì precipitazioni abbondanti e neve su molte regioni e per tanti giorni»

Situazione meteorologica difficile in molte regioni d’Italia. Rischio idraulico-idrogeologico con avviso di «codice giallo» sulla Toscana centro-sud fino alla prossima mezzanotte a causa della perturbazione in transito sulla regione da sabato. Questa notte, per i forti temporali e le precipitazioni abbondanti, oltre la media conosciuta, in Toscana sono caduti in tre ore fino a 120 mm di pioggia , a Monterotondo Marittimo (Grosseto) 170 mm di pioggia e a Radicondoli (Siena) sono stati superati i 200mm di pioggia, mentre nella vallata parallela il livello del fiume Cecina, a Pomarance (Pisa) in un’ora è passato da zero a 4 metri. «Dati che non si registravano da più di 50 anni», ha detto il governatore Eugenio Giani, che ha seguito l’evoluzione del maltempo con la Protezione civile, e segnalato che a Volterra ci sono stati interventi per allagamenti in alcune zone della provincia di Livorno. L’allarme maltempo riguarda la parte centrale della regione, specialmente sulla V al di Cecina e sulla Val di Merse, nelle province di Pisa, Livorno, Siena, battute da forti temporali. Fiumi e corsi d’acqua minori hanno alzato il livello in modo repentino. Il meteo è «in via di miglioramento, ma con condizioni di residua instabilità», e «la Sala operativa della Protezione civile — spiega la Regione — ha emesso un avviso di criticità gialla per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo principale che, fino alla mezzanotte di oggi, domenica 25 settembre, interesserà la Toscana centrale e meridionale». I temporali questa notte si sono poi spostati nella Toscana meridionale dove le criticità sono ancora in corso ma le piene dei fiumi in deflusso sui corsi d’acqua della Toscana centro meridionale.

Nella giornata elettorale il maltempo non sembra, per ora, aver ostacolato più di tanto l’affluenza alle urne visto che il dato alle 12 era in linea con quello delle elezioni del 2018. E la Toscana, una delle regioni più colpite registra, anzi, dati in aumento rispetto alle precedenti consultazioni politiche.

Campania

Il Centro funzionale della Campania ha prorogato l’allerta meteo emanando un nuovo avviso di criticità di livello arancione anche per l’intera giornata di domani sull’intero territorio regionale, battuto dal maltempo. Un violento temporale si è infatti abbattuto questa mattina a Napoli, in provincia e nella parte settentrionale della Campania. In alcune strade di Pomigliano d’Arco una decina di persone, rimaste bloccate nelle proprie vetture travolte da un fiume di acqua, sono state tratte in salvo dai vigili urbani e dai volontari della protezione civile, intervenuti in via Pratola e viale Impero dove i forti temporali di stamattina hanno provocato un vero fiume d’acqua che ha letteralmente bloccato in auto gli automobilisti. Particolarmente critica anche la situazione nel Casertano: strade allagate (soprattutto a Caserta, Carinaro, Capua, Pignataro, litorale domizio, Grazzanise, Casal di Principe, Cesa e Curti), automobilisti bloccati con l’auto in fiumi d’acqua, pezzi di muro caduti, cartelloni pubblicitari e pezzi di tetti che volano, alberi divelti. Decine gli interventi dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e delle polizie locali. I sindaci di Aversa Alfonso Golia e di Caserta Carlo Marino hanno già disposto la chiusura delle scuole per domani per effettuare verifiche relative a infiltrazioni e staticità strutturale, mentre nella frazione San Clemente, in una scuola sede elettorale è caduta una vetrata. Molte strade ridotte a fiumi a Santa Maria Capua Vetere, con sottopassi chiusi; allagate la stazione ferroviaria e la chiesa di San Pietro. Nel comprensorio nolano c’è stata una frana a Roccarainola, e allagamenti in diversi comuni ( in particolare, a Tufino dove la Protezione civile regionale sta inviando squadre di volontari).

Lazio e Friuli Venezia Giulia

Allerta meteo anche a Roma. L’ondata di maltempo potrebbe durare fino a domenica prossima, con rovesci e temporali di forte intensità. Tanto da giustificare l’allerta arancione lanciata ieri dalla Protezione civile per Roma e il Lazio almeno fino a domani sera. Ma la situazione meteorologica è difficile pure in Friuli Venezia Giulia con piogge intense e abbondanti quasi ovunque e vento di scirocco. Un fenomeno peraltro annunciato dalla Protezione civile regionale ieri ha diramato un’allerta meteo di colore giallo. Le criticità, anche con improvvisi forti scrosci, riguardano Trieste, Gorizia, l’area dell’Udinese, del Friuli Collinare, del Gemonese, del Medio Friuli e della Bassa friulana. Per questo i vari gruppi comunali sono stati pre-allertati e sono pronti a intervenire in caso di necessità. L’arrivo del maltempo, però non sta comportando un drastico abbassamento delle temperature: in pianura le minime oscillano tra 13 e 16 gradi, sulla costa tra i 15 e i 18 gradi.

Puglia

È allerta meteo in tutta la Puglia per il rischio di precipitazioni diffuse, anche a carattere temporalesco in gran parte della regione e vento forte in particolare sul Salento. La Protezione civile pugliese ha diramato un messaggio di allerta «gialla» che interessa tutto il territorio regionale. L’allerta è valida dalle 8 di stamane e per successive 12 ore. In particolare, sulla Puglia settentrionale le precipitazioni, anche a carattere di rovescio e temporalesche, potranno essere abbondanti e moderate sulla Puglia centrale. I venti saranno forti, dai quadranti meridionali, con locali raffiche di burrasca su tutti i settori adriatici.

L’allarme per le campagne

Intanto, è allarme nelle campagne, con l’arrivo di forti temporali che si abbattono su terreni secchi che se non riescono ad assorbire l’acqua subiscono allagamenti ma anche frane e smottamenti. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’ondata di maltempo con l’allerta della protezione civile in molte Regioni. La grandine è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi, alla vendemmia in pieno svolgimento e agli ulivi dove sta per iniziare la raccolta. A preoccupare, sottolinea Coldiretti, è soprattutto il ritorno del maltempo nelle Marche dove sono oltre 500 le aziende agricole gravemente colpite dall’alluvione con danni ingenti a coltivazioni, attrezzature, mezzi agricoli, laboratori di trasformazione, rimesse e magazzini di stoccaggio, oltre alle strade poderali. Nei territori colpiti dal maltempo sono a rischio, denuncia Coldiretti, anche le semine autunnali di orzo, avena e grano nei terreni dove si sono accatastati rifiuti di ogni genere e aperte voragini impraticabili anche per i trattori.

Le previsioni

Attese precipitazioni abbondanti su molte regioni e per tanti giorni anche per la prossima settimana; il tutto sarà inoltre accompagnato da venti intensi e da un generale calo delle temperature che favorirà anche il ritorno della neve in montagna, a quote piuttosto basse per il periodo. «Già da domani la discesa di una poderosa depressione dal Nord Europa alimentata da masse d’aria di origine artico-marittima e sospinta da intensi venti meridionali, provocherà la formazione di un vero e proprio ciclone Mediterraneo in grado di scatenare precipitazioni intense, anche sotto forma di nubifragio e accompagnate da violente raffiche di vento — avverte il meteorologo Stefano Rossi, de IlMeteo.it. —. Le ancora elevate temperature (valori oltre le medie di circa 3/4°C) delle acque superficiali dei nostri mari forniranno quel surplus di energia (sotto forma di calore latente e umidità) per la genesi di imponenti sistemi temporaleschi su gran parte del territorio nazionale. Sussistono le potenzialità per eventi meteo estremi e, visto il tipo di configurazione che si andrà a delineare, le regioni maggiormente esposte saranno quelle tirreniche in particolare il basso Lazio, Campania e Calabria dove sono previste cumulate di pioggia in grado di provocare allagamenti e frane sulle zone collinari/montuose».

Il pericolo più grosso con questo tipo di ingressi perturbati riguarda la possibile stazionarietà dei fenomeni temporaleschi che potrebbero insistere molte ore/giorni sempre sulle stesse zone, con il rischio anche di alluvioni: ciò potrebbe verificarsi a causa di un« muro» di alta pressione sui Balcani che di fatto impedirebbe alla perturbazione di traslare verso levante. «Si tratta di una delle configurazioni potenzialmente più insidiose e pericolose per il nostro Paese — continua il meteorologo — : massima attenzione, dunque, proprio per il possibile innesco dei famigerati temporali autorigeneranti, gli stessi che hanno colpito recentemente le Marche, specie su Lazio e Campania dove potrebbero cadere fino ad oltre 300 millimetri di pioggia in pochi giorni (l’equivalente di quello che solitamente piove in 3 mesi)».

25 settembre 2022 (modifica il 25 settembre 2022 | 15:34)

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, 2022-09-25 13:31:00, Precipitazioni, allagamenti, fango e forte raffiche di vento. Criticità anche in Lazio, Friuli e Puglia. L’allarme Coldiretti per le campagne. Il meteorologo: «Da lunedì precipitazioni abbondanti e neve su molte regioni e per tanti giorni», Carlotta Lombardo

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