Marco Ricucci, saggista e docente di italiano e latino, sul Corriere della Sera lancia una proposta che a suo modo di vedere, andrebbe a comprendere sia il concetto di docente stabilmente incentivato con la ragione degli incentivi destinati agli insegnanti che mantengono la stessa sede per la continuità didattica in particolari contesti difficili.
“Ebbene – scrive l’insegnante –ecco la mia proposta «rivoluzionaria» per non sprecare denaro pubblico e per «valorizzare» i docenti nel servizio alla collettività: chi si è formato con successo e diventerà stabilmente incentivato dovrà essere riallocato proprio in quelle scuole di periferia e di disagio dove può mettere in campo quanto appreso“.
“Nelle sala dei professori, prosegue Ricucci, sono molti gli insegnanti pronti a parlare, riferendosi ai propri colleghi stacanovisti, come di «missionari» e di «crocerossine» che andrebbero, con la loro attitudine, a penalizzare l’intera categoria professionale“.
“Infatti, continua il docente sul Corriere della Sera, si pensa comunemente che ci siano troppi «missionari» a svalorizzare una professione che certamente è «per il bene degli alunni», ma richiede una professionalità basata, appunto, su una adeguata formazione a ciò finalizzata. Il combinato tra la figura del docente stabilmente incentivato e il decreto recente è un’occasione da non perdere a vantaggio di chi è più fragile“.
, 2022-10-05 11:05:00, Marco Ricucci, saggista e docente di italiano e latino, sul Corriere della Sera lancia una proposta che a suo modo di vedere, andrebbe a comprendere sia il concetto di docente stabilmente incentivato con la ragione degli incentivi destinati agli insegnanti che mantengono la stessa sede per la continuità didattica in particolari contesti difficili.
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