il comune Mezzogiorno, 26 febbraio 2023 – 07:38 Il sindaco: Primarie dem, non voter. Spero che dopo ci sia una gestione unitaria di Paolo Cuozzo Giorgia Meloni Un incontro, un colloquio, da quando si insediato il nuovo governo lo scorso ottobre, ancora non c’ stato. Ma Gaetano Manfredi ha molte cose da discutere direttamente con la premier, Giorgia Meloni. Per questo il sindaco sta lavorando per fissare un appuntamento con la presidente del Consiglio a cui sottoporre il dossier Napoli. Tanti sono infatti i nodi da sciogliere sulla citt per i quali necessario un intervento diretto del capo del governo. E poco importa se di segno politico diverso. Perch quando di mezzo c’ Napoli i colori politici contano poco. Inoltre, Manfredi, che con alcuni ministri ha gi avviato dialoghi politici significativi e produttivi — il caso del ministro napoletano Gennaro Sangiuliano, con cui ha discussioni aperte sull’Albergo dei Poveri e sul San Carlo; ma anche con il ministro dell’Interno, Piantedosi — sa bene che Giorgia Meloni non intralcerebbe mai sostegni alla citt in nome di un colore politico diverso rispetto al suo o quello del governatore campano, Vincenzo De Luca. I punti sul tappetoSicuramente ci vedremo nelle prossime settimane, ha detto Manfredi a proposito del vertice con Meloni. Anche se le due segreterie ancora non hanno fissato una data in agenda; che potrebbe essere per fine marzo, quando il capo del governo dovrebbe essere a Napoli per un evento internazionale, o anche prima. Anche se per discutere di temi della citt pi probabile che sia l’ex ministro dell’Universit a recarsi a Palazzo Chigi. Diversi, quindi — almeno quattro — i punti che Manfredi deve discutere con la presidente del Consiglio: dai progetti finanziati con il Pnrr alla certezza dei flussi economici per proseguire con i lavori della Metropolitana; insieme alla bonifica di Bagnoli — di cui il sindaco commissario di governo —, per capire se la colmata sia da rimuovere o se debba rimanere l. Fino al tema dei temi: il via libera alla ipotetica fase 2 del Patto per Napoli, quella che consentirebbe al Comune di Napoli di imprimere realmente una svolta, con l’accollo di alcuni debiti direttamente da parte del governo e la rinegoziazione dei tassi di interessi di alcuni mutui contratti. Ma c’ anche altro. Corsa in casa demE poco importa se la discussione sull’Autonomia differenziata abbia aumentato le distanze politiche tra governo e amministratori del Sud; oppure se Manfredi in queste ore sia molto attento ai temi del congresso Dem che nelle prossime ore esprimer un nuovo segretario. Cosa sulla quale Manfredi — che fa da arbitro di un derby tutto interno al Comune con l’assessore Teresa Armato capolista della mozione Schlein e il capogruppo pd in via Verdi, Gennaro Acampora, a guidare quella di Bonaccini — si augurato ci sia una larga partecipazione di cittadini che sono simpatizzanti del Pd, che ci sia una mobilitazione che aiuti a ricostruire un dibattito interno e un nuovo attivismo del Pd che uno dei perni del fronte progressista. Spero che domani sia una giornata di rinascita, le parole di Manfredi. Che non andr a votare ma che assister alle primarie con grande interesse, rispetto ai due candidati in corsa ha affermato: Entrambi i candidati devono dare un contributo importante al Pd, rappresentano due anime: Bonaccini quella degli amministratori e del rapporto con il territorio, Schlein porta delle istanze di rinnovamento che sono importanti. Indipendentemente da chi vincer mi auguro che dopo ci sia una gestione unitaria. L’autonomia che dividePoi l’affondo sull’autonomia: Serve una politica italiana che riconosca nel Mezzogiorno la grande opportunit del Paese. Parlare di assistenzialismo stato ed il grande alibi per chi dovrebbe investire. L’assistenzialismo stato il patto scellerato tra classi dirigenti, che volevano gestire il consenso elettorale e una visione economica del Paese, e chi teneva e vuole tenere ai margini il nostro Sud. Ma oggi la musica cambiata e si pu voltare pagina partendo dalle citt. Manfredi ha sottolineato la necessit di una rivisitazione dei poteri delle autonomie locali ma per farlo fondamentale che ci sia un ruolo forte dei Comuni. Non possiamo pensare a una riforma delle autonomie locali senza i Comuni e le citt che sono i veri elementi di trasmissione con i cittadini. L’autonomia, secondo il sindaco, non solo un atto di egoismo, ma un atto di non conoscenza delle dinamiche sociali ed economiche, significa accelerare il processo di divario e dannegger anche le Regioni che oggi si illudono di essere favorite da questa riforma. Parole e posizioni politiche che non dovrebbero mettere in discussione il faccia a faccia Meloni-Manfredi. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 26 febbraio 2023 | 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,
Pietro Guerra
Pietroguerra.com.com è un sito web dedicato alle notizie per il personale scolastico, docenti, dirigenti scolastici, personale ATA, personale educativo, genitori e studenti
View all posts by Pietro Guerra →