Manifestazioni studentesche, dopo le tensioni alla Sapienza è allarme piazze

Manifestazioni studentesche, dopo le tensioni alla Sapienza è allarme piazze

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Manifestazioni, scontri, assemblee pubbliche. L’autunno caldo della scuola sembra essere ormai iniziato ed è stato delineato il perimetro delineato in cui dovranno operare nei prossimi mesi le forze dell’ordine in tema di ordine pubblico. A farlo Lamberto Giannini, capo della Polizia che chiede massima attenzione, oculatezza nelle decisioni e cercare di fare opera di mediazione. L’attenzione è quindi alta dopo i disordini che si sono registrati qualche giorno fa all’Università Sapienza di Roma, dove ci sono stati scontri tra studenti e forze di Polizia. “Importante sarà cercare di fare opera di mediazione – ha detto Giannini – sto andando in tutte le questure per avere il polso della situazione, bisogna conoscere in maniera preventiva lo stato delle tensioni”.

“La protesta va garantita – spiega ancora il capo della Polizia – ma va trovato il modo migliore per evitare turbative all’ordine pubblico”. 

Oggi al Viminale è fissato il primo Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal neoministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Nella riunione saranno approfonditi i temi del contrasto ai flussi migratori irregolari, in forte aumento e focus sull’ordine pubblico, con una stagione di manifestazioni di piazza da gestire al meglio.

Segnali di fermento arrivano infatti dal mondo della scuola e dell’università. A Roma, dopo gli scontri alla Sapienza, i ragazzi del liceo classico Pilo Albertelli hanno occupato l’istituto. I collettivi hanno indetto per oggi, sempre nella Capitale, un’assemblea pubblica. “Discuteremo di quanto accaduto alla Sapienza e proseguiremo nella costruzione di una vera opposizione ai fascisti e agli interessi che rappresentano”, dicono i ragazzi di “Cambiare Rotta”. Dal canto loro gli studenti di Azione Universitaria affermano che se “i collettivi si vogliono riunire in assemblea, non c’è nessun problema” ma “il problema è quando determinate sigle cercano di interrompere degli eventi culturali: e se c’è il rischio di scontri è normale l’intervento delle forze dell’ordine. Non fa piacere vedere quello che è stato visto ieri a Roma, quelle immagini non sono belle”.

, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
Manifestazioni, scontri, assemblee pubbliche. L’autunno caldo della scuola sembra essere ormai iniziato ed è stato delineato il perimetro delineato in cui dovranno operare nei prossimi mesi le forze dell’ordine in tema di ordine pubblico. A farlo Lamberto Giannini, capo della Polizia che chiede massima attenzione, oculatezza nelle decisioni e cercare di fare opera di mediazione. L’attenzione […]
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