Dopo il via libera da parte della Camera avvenuto il 23 dicembre, adesso il testo della legge di bilancio 2023 arriva al Senato. Il voto finale slitta a giovedì 29 dicembre.
Al via in Aula al Senato l’esame sulla Legge di bilancio. Al termine della discussione generale, nel tardo pomeriggio, il governo porrà la questione di fiducia sul provvedimento. Il voto finale è previsto per la mattinata di domani, giovedì 29 dicembre.
Le misure per la scuola previste dal testo iniziale della Manovra 2023
Materie STEM – Al fine di favorire nel sistema integrato di educazione e di istruzione, il Ministero promuove specifiche iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti, volti a sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione.
Valorizzazione personale scolastico – Il Ministero istituisce fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico. In particolare, con tale fondo si intendono sostenere azioni di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica. Nel novero delle attività rientrano, altresì, le iniziative tese alla definizione della personalizzazione dei percorsi per gli studenti, nonché le attività realizzate in attuazione del PNRR.
Una tantum stipendio statali nel 2023
Dimensionamento scolastico – Nella Legge di Bilancio è prevista una norma sul dimensionamento scolastico con un taglio calcolato di sedi e organico che avranno effetto principalmente a partire dal 2024/2025
Fondi per i concorsi scuola – Nella Legge di Bilancio c’è spazio anche per i fondi aggiuntivi da destinare ai concorsi scuola. Tredici milioni, si legge nel provvedimento, saranno destinati alla copertura degli oneri di organizzazione dei concorsi per il reclutamento del personale docente. Con successivo decreto saranno fissati i compensi per i componenti e i segretari di commissioni per i concorsi banditi nel 2023-24-25.
Concorso dirigente tecnico – Ancora proroga per quanto riguarda il concorso da bandire indetto nel 2019 e gli incarichi temporanei, di conseguenza, vedono portati ad una nuova scadenza, ovvero il 31 dicembre 2024.
Gli interventi aggiunti per la scuola nel corso dell’esame in Commissione
Scuola di Alta Formazione
Le nomine del Presidente, del direttore generale e del comitato scientifico internazionale della Scuola di Alta Formazione devono essere effettuate entro il 1° marzo 2023.
Orientamento
La legge di bilancio fissa le scadenze relative ad alcune riforme legate al Pnrr. Fra queste la riforma dell’orientamento, che nel frattempo ha visto la firma del Ministro Valditara delle linee guida relative per l’applicazione corretta della riforma.
Ecco i punti salienti delle linee guida
I percorsi di orientamento si inseriscono strutturalmente nella scuola di I e II grado utilizzando
- gli strumenti di flessibilità didattica e organizzativa previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 e dalle norme di riordino della secondaria di II grado (D.Lgs. 61/17, Dpr 88 e 89 del 2010)
- gli specifici strumenti di supporto all’orientamento, individuati dalle linee guida adottate con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito per potenziare le azioni nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A partire dall’anno scolastico 2023/2024, nelle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, le attività di orientamento consistono in moduli curricolari di almeno trenta ore nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa, da inserire anche nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
Nel primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado e in tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, le attività orientamento consistono in moduli di trenta ore da svolgere in orario curricolare o extracurricolare, anche all’interno di progetti già in essere nell’istituzione scolastica.
Sono previsti interventi specifici di orientamento nella secondaria di I e II grado per gli alunni con disabilità certificata (e non solo nell’ultimo anno della secondaria di I grado e negli ultimi due anni della secondaria di II grado).
Contributo alle scuole paritarie
Un emendamento del Governo è intervenuto sul Fondo per le scuole paritarie. Arriva un incremento di 30 milioni dal 2023 del contributo per le scuole paritarie.
Le altre novità
Reddito di cittadinanza solo per chi ha concluso scuola dell’obbligo
A decorrere dal 1° gennaio 2023 per i beneficiari del reddito di cittadinanza appartenti alla fascia di età compresa fra i 18 e i 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo formativo, l’erogazione del contributo è condizionata anche all’iscrizione e alla frequenza di un corso di studi finalizzato all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione sino al conseguimento dell’obbligo formativo.
Piccoli aumenti in busta paga per redditi fino a 25mila euro
Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi più bassi aumenta ancora. L’emendamento presentato dal Governo aumenta la soglia di reddito da 20mila a 25 mila euro annui (lordi).
Stipendio docenti e Ata, da 24 a 41 euro mensili lordi in più per il taglio del cuneo fiscale
Bonus Cultura 18enni con “paletti”
Via libera al nuovo bonus per i diciottenni che può essere speso per libri e attività culturali, potrà arrivare a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100.
100 alla maturità, arriva la Carta del Merito: bonus fino a 1000 euro per i 18enni.
Genitori
La manovra ha introdotto un aumento del 50% dell’assegno per le famiglie con quattro o più figli nei primi 12 mesi di vita del destinatario del bonus.
Un ulteriore mese di congedo parentale, con retribuzione che sale dal 30 all’80%. Potrà essere usato anche dai papà.
Via libera al congedo parentale all’80%, anche per i papà
I lavoratori fragili potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche esercitando – se necessario – un’altra mansione.
Bonus Psicologo
Il bonus psicologo nato con il decreto Milleproroghe dello scorso anno diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro.
Bonus psicologo, sale fino a 1500 euro (tetto Isee a 50mila euro). La misura diventa permanente
Pensioni Quota 103
Novità anche per le pensioni con Quota 103 che dovrebbe fare da ponte ad una riforma vera e propria del sistema pensionistico da introdurre prossimamente: “possono conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni”, definita ‘pensione anticipata flessibile’.
Pensioni, verso Quota 103 e la proroga di Opzione donna con nuovi requisiti. Cosa può cambiare
Rivalutazione Pensioni
Cambia la norma della manovra che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale. Cambia Opzione donna, che sale a 60 anni (ma riducibili di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni), ma solo per tre categorie di lavoratrici svantaggiate. Confermata Ape sociale per i lavori usuranti.
Caro voli
Arrivano più risorse per potenziare i collegamenti aerei di Sicilia e Sardegna, al fine di rimuove gli svantaggi che derivano dall’insularità. Attraverso un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera, e sottoscritto anche da altri gruppi, “per garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna” viene istituito un fondo al Mit che avrà una dotazione di 5 milioni di euro nel 2023 e 15 milioni a partire dal 2024.
Divieto di incarichi remunerati ai pensionati nella Pubblica Amministrazione
Resta il divieto per la Pubblica amministrazione di conferire incarichi remunerati di qualunque tipo ai pensionati. Durante la seduta notturna della commissione Bilancio alla Camera, non è stato infatti approvato, perché dichiarato inammissibile, l’emendamento alla manovra presentato dai relatori che superava questo divieto.
4 milioni nel 2023 contro la violenza sulle donne
Aumentano in modo strutturale le risorse per il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Il fondo è incrementato di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni a partire dal 2024. L’obiettivo dell’aumento è dare attuazione alle finalità del Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.