di Andrea Ducci19 dic 2022
A dare il segnale sgombrando il campo da equivoci la premier Giorgia Meloni. La scadenza del 31 dicembre per approvare la manovra in Parlamento sar rispettata, ricorrendo, tra l’altro, al voto di fiducia anche alla Camera. Chi evoca l’esercizio provvisorio, cerca l’esercizio provvisorio. Per quanto ci riguarda andiamo avanti e mi sento di garantire che ci sar la legge di Bilancio nei tempi previsti, la specifica della presidente del Consiglio nelle ore in cui si susseguono le voci di incolmabili ritardi nell’iter approvativo del provvedimento da parte della commissione Bilancio alla Camera.
La serata del 19 dicembre stata contrassegnata dai lavori a singhiozzo della commissione a Montecitorio e dalla conferenza dei capigruppo, a rallentare tutto sono state le trattative tra maggioranza e opposizione. A surriscaldare gli animi anche il taglio della dote di 400 milioni di euro riservata al Parlamento, che viene dimezzata a 200 milioni (100 milioni per le modifiche dei gruppi di maggioranza e la restante met ai parlamentari delle opposizioni). Nel frattempo, sono continuati ad arrivare emendamenti dai vari ministeri, complicando l’opera di sintesi che dovrebbe portare al via libera del provvedimento da parte della commissione guidata dal forzista Giuseppe Mangialavori.
L’esame degli emendamenti segnalati dai gruppi e delle proposte di modifica depositate dal governo e dai relatori proseguito nella notte. L’obiettivo licenziare il provvedimento e predisporne l’approdo nell’aula di Montecitorio entro domani, un passaggio cruciale con tanto di richiesta di voto di fiducia da parte del governo, assicurando cos la trasmissione del testo blindato al Senato, per l’approvazione finale nella settimana tra Natale e il 31 dicembre. A rallentare la corsa a ostacoli della manovra concorrono i contenuti di alcuni emendamenti del governo, che sollevano le proteste dell’opposizione.
Come nel caso della proposta che cambia le regole sulle intercettazioni preventive dell’intelligence: avranno una durata di 40 giorni e saranno prorogabili di 20 giorni in 20, i dati saranno distrutti entro sei mesi, i costi dell’attivit di indagine non saranno pi sostenuti dal ministero della Giustizia, bens direttamente in autonomia dagli uffici dell’intelligence. Uno scenario che allarma il M5S e il Pd, che per voce dell’ex ministro Andrea Orlando denuncia: Attenzione all’emendamento sulle intercettazioni preventive che le sgancia da ogni ancoraggio alle intercettazioni investigative, ponendole sotto il controllo politico con la scusa del finanziamento Mef! Stato di polizia?.
La replica di Palazzo Chigi spiega che si tratta di una misura che razionalizza i meccanismi operativi, senza ampliare l’attivit di ascolto. Tra le modifiche a corredo della manovra anche la norma salva calcio, che consente dal 2023 di pagare in 60 rate i 900 milioni di tasse che il mondo dello sport (non solo quindi i soli club di serie A) deve ancora versare dopo la sospensione causa Covid. Negli emendamenti dei relatori anche il cambio del bonus 18App, a dirlo il sottosegretario all’Economia, Federico Freni: Sar modificato con una riformulazione parlamentare. La carta cultura sar riservata ai ragazzi in base al tetto Isee.
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, 2022-12-19 23:02:00, Il testo andrà in aula alla Camera mercoledì 21 dicembre alle 13 , Andrea Ducci