Manovra, la conferenza stampa di Giorgia Meloni

di Redazione OnlineLa premier parla della manovra varata dal governo, che ora affronterà la discussione in Parlamento: dalle pensioni alla flat tax, dal mese di maternità facoltativa pagato all’80 per cento all’abolizione del reddito di cittadinanza, ecco le misure che sono state decise Giorgia Meloni ha presentato oggi la manovra varata nelle scorse ore dal suo governo. Nella Finanziaria, che ora affronterà il vaglio del Parlamento («dove potrà essere migliorata», ha detto la premier) e che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre, sono contenute diverse misure, dall’abolizione del reddito di cittadinanza a partire dal 2024 alla flat tax per alcune categorie di contribuenti, dall’introduzione di un mese di maternità facoltativa retribuito all’80 per cento a Quota 103 per le pensioni (qui tutte le misure, nel dettaglio).Meloni ha definito la manovra «coraggiosa, coerente», e che «ricalca una visione politica, non un lavoro ragionieristico», senza evitare una «puntura» al suo predecessore: «Sul fisco non abbiamo commesso lo stesso errore del governo Draghi», ha detto, parlando degli «8 miliardi che avrebbe potuto spendere sul taglio del cuneo fiscale». «Questa manovra» aiuterà «i redditi medi, non i ricchi»: ma «quando mancano le risorse», ha detto, «non si pensa al consenso». Una posizione ribadita dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha parlato del «coraggio di scelte impopolari».La premier ha spiegato che, dei 35 miliardi totali impegnati nella manovra, 21 miliardi saranno impiegati contro il caro energia.La flat taxMeloni ha poi elencato le misure presenti nella manovra: la flat tax al 15 per cento per gli autonomi con ricavi fino a 85 mila euro e le altre due «tasse piatte», tra cui quella «sui redditi incrementali alle partite Iva che hanno una tassa piatta del 15% sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40 mila euro», e «l’introduzione della tassa piatta al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro contro il 10% previsto attualmente, che fa il paio con l’estensione fringe benefit»; il bonus sociale per le famiglie con Isee a 15 mila euro; una tassa sugli extraprofitti che passa dal 25 al 35 per cento. Il taglio del cuneo fiscale«C’è poi il taglio del cuneo fiscale», ha detto Meloni: «Non solo confermiamo quello presente, ma aggiungiamo un altro 1 per cento di taglio per i redditi più bassi». Si tratta, ha detto, «della misura più costosa della Legge di Bilancio, costa 4 miliardi. Ma così si aumentano i soldi in busta paga di coloro che hanno redditi più bassi».Il mese di maternità facoltativa retribuito all’80 per centoL’altro grande capitolo (da 1,5 miliardi di euro), ha detto la premier, riguarda le misure per la famiglia: l’assegno unico aumentato del 50 per cento per tutti per il primo anno di vita del bambino o della bambina; per le famiglie numerose l’aumento del 50 per cento dura 3 anni. L’Iva scende al 5% per tutti i prodotti della prima infanzia; e c’è una misura «molto importante» sul congedo parentale facoltativo: «Ho sempre pensato che molte madri non se lo potessero permettere con il 30% della retribuzione. Noi abbiamo aggiunto un mese di congedo facoltativo retribuito all’80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita. Una sorta di salvadanaio del tempo senza ritrovarsi in condizione economiche difficili».«Guardiamo all’oggi», ha detto ancora Meloni, «ma se non facciamo figli, non abbiamo un domani».Il mancato taglio all’Iva su pane e pasta«Non ci sarà il taglio all’Iva su pane e pasta», ha detto Meloni, «perché non potendo distinguere il reddito di chi acquista quei beni, la misura sarebbe andata anche a chi non ne aveva bisogno. Ma abbiamo pensato di selezionare alcuni alimenti e usare 500 milioni per abbassare il prezzo su quei beni usando la rete dei Comuni e abbiamo in mente di fare un appello ai produttori e distributori per aiutarci. Diremo chi aderirà, calmierando il prezzo, e quindi diremo quali hanno aderito alla nostra iniziativa e dove si possono spendere quelle risorse».Pensioni, da quota 103 al «bonus Maroni» per chi resta al lavoroSulle pensioni, Meloni ha annunciato l’avvio di Quota 103 (si potrà andare in pensione dunque con 62 anni di età e 41 di contributi, «ma con paletti di buonsenso») e la rivalutazione delle pensioni (dal 35% per le più alte al 120 per cento per le minime). Ci sarà — ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in conferenza stampa — un bonus a chi rimarrà al lavoro più del dovuto: chi ha raggiunto limiti ma andrà avanti a lavorare avrà un premio del 10% sullo stipendio. «È il bonus Maroni», hanno spiegato Salvini e Giorgetti, che dell’ex ministro dell’Interno morto oggi a 67 anni erano colleghi di partito.Il reddito di cittadinanzaLa premier ha poi annunciato la riforma — e l’abolizione, a partire dal 2024 «per chi può lavorare» — del reddito di cittadinanza: una misura «sbagliata». «Vedo forze politiche che chiamano la piazza», ha detto alludendo a quanto detto da Giuseppe Conte, leader dei 5 Stelle. «Va bene tutto però vorrei sapere se chi lo ha pensato lo ha immaginato come uno strumento dello Stato per occuparsi delle persone dai 18 ai 60 anni. C’è gente che lo prende da tre anni: evidentemente non ha funzionato. Credo che lo Stato debba occuparsi di loro a trovare un posto di lavoro». Il reddito cambierà anche nel 2023: «Per chi può lavorare, sarà disponibile solo per 8 mesi al massimo», ha detto, e ci sarà «l’obbligo di risiedere sul territorio nazionale» per chi lo percepisce. I tempi di varo della manovra — ha spiegato la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone — non hanno consentito di prevedere una riforma degli interventi sulla povertà: ma un percorso diverso sarà disegnato durante il prossimo anno. «C’è un collegamento con la formazione», ha detto, «c’è il passaggio dal sussidio all’attivazione, non come richiamo ma come percorso obbligatorio. Il lavoro stagionale è reso compatibile entro 3.000 euro con il reddito; saranno intensificati i controlli e il beneficio decadrà dopo il rifiuto di un’offerta congrua».Le cartelle esattoriali sotto i mille euro antecedenti al 2015«Non è previsto alcun condono», ha poi precisato Meloni, ma saranno «annullate le cartelle inferiori a 1000 euro e antecedenti al 2015. Per tutti gli altri si paga il dovuto con una maggiorazione unica del 3% e la rateizzazione».Il tetto all’utilizzo del contante sarà esteso dagli attuali mille a 5 mila euro, e ci sarà una norma «di contrasto alla concorrenza sleale a esercizi “apri e chiudi” cioè quelli che aprono, non versano un euro alle casse dello Stato, chiudono prima dei controlli, spariscono e ricominciano da capo. Ora quando l’Agenzia delle entrate ha avvisaglie, convoca (quegli imprenditori, ndr) e se non ha le rassicurazioni necessarie, può cancellare l’Iva o chiede una fideiussione sul pagamento delle tasse».Secondo Salvini, la manovra «porta soldi nelle case degli italiani: siamo soddisfatti». Il vicepremier ha spiegato anche che chiederà all’Ue il cofinanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina, e ha spiegato l’importanza di questa infrastruttura paragonandola al Mose, che «in questo momento sta salvando Venezia».Il rapporto tra Italia e FranciaMeloni ha poi risposto a una domanda sul rapporto tra Italia e Francia, divenuto burrascoso nei giorni scorsi dopo il rifiuto, da parte dell’Italia, di accogliere una nave (la Ocean Viking) con 234 migranti a bordo. Ci parliamo a 360 gradi, con Parigi», ha detto Meloni, che però ha rivendicato di «avere un mandato» per «difendere gli interessi della Nazione». «È una vita che mi volete insegnare qualcosa», ha detto la premier, battibeccando con un cronista: «contrariamente a quello che era stato scritto, però, segnalo che da quando siamo al governo non ci sono le cavallette, o le piaghe d’Egitto». In un secondo battibecco, Meloni ha poi detto che «i media con me sono molto più assertivi di quanto non fossero in passato».Articolo in aggiornamento… 22 novembre 2022 (modifica il 22 novembre 2022 | 12:11) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-22 14:42:00, La premier parla della manovra varata dal governo, che ora affronterà la discussione in Parlamento: dalle pensioni alla flat tax, dal mese di maternità facoltativa pagato all’80 per cento all’abolizione del reddito di cittadinanza, ecco le misure che sono state decise, Redazione Online

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