Manovra, gli emendamenti per gli animali. Brambilla: «Non sono un lusso, le famiglie vanno aiutate»

Manovra, gli emendamenti per gli animali. Brambilla: «Non sono un lusso, le famiglie vanno aiutate»

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di Alessandro Sala

Dalla riduzione dell’Iva su cibo e cure veterinarie alla concessione di congedi dal lavoro per accudirli in caso di malattia o morte: le richieste dell’Intergruppo parlamentare

Innanzitutto l’Iva, perch gli animali oggi per lo Stato sono considerati alla stregua di un lusso, non certo — o almeno non ancora — membri delle famiglie, e per questo motivo i prodotti e i servizi che ruotano attorno al loro accudimento sono tassati con le aliquote pi alte dell’imposta sul valore aggiunto. In secondo luogo gli stanziamenti per fronteggiare il randagismo, che in alcune regioni in particolare del Sud raggiunge livelli non accettabili. E, ancora, le risorse necessarie per aiutare le aziende agricole ad affrontare la transizione verso forme di allevamento pi rispettose del benessere animale, ma anche per la tutela degli animali selvatici. Non solo: se gli animali vanno considerati componenti dei nostri nuclei famigliari, allora deve essere possibile assentarsi dal lavoro per prendersene cura in caso di malattia grave o di decesso, con relativa copertura da parte dell’Inps.

insomma un’azione su pi fronti quella che l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali — l’organismo che raccoglie esponenti politici di diverse forze politiche accomunati dal comune desiderio di favorire una sempre maggiore integrazione degli animali nella societ — si appresta a promuovere in Aula nel dibattito sulla prima manovra di bilancio varata dal governo Meloni. Non ci saranno grossi margini per ottenere grossi risultati, visto che quest’anno la Finanziaria risente pesantemente degli stanziamenti destinati al contenimento dell’emergenza energetica e molti no sono gi stati detti anche su altri temi cari alla coalizione di centrodestra. Ma l’Intergruppo, a prescindere dal colore del governo in carica, ha sempre avuto una certa autonomia e non ha mai mancato di fare sentire la propria voce.

E non lo far neppure questa volta — spiega Michela Vittoria Brambilla, deputata indipendente eletta con il centrodestra, che lo presiede —. Vogliamo integrare il testo del governo con misure che aiutino le famiglie che convivono con gli animali. Alcuni emendamenti, in diverse formulazioni, hanno l’obiettivo di ridurre gli oneri fiscali indiretti sui proprietari di animali d’affezione e di reddito e prevedono per esempio interventi di riduzione dell’Iva. Tra gli obiettivi, il taglio dell’aliquota sulle spese veterinarie, che dovrebbe passare dal 22 al 10%, e quella sul cibo per animali, che si vorrebbe ridurre al 4% dall’attuale 10.

Sono proposte da considerare anche in attuazione del principio “One Healt”, vale ad rire un’unica salute per esseri umani e animali — sottolinea ancora la parlamentare —. Si tratta tuttavia anche di interventi finalizzati a stimolare l’economia, considerando che il comparto degli alimenti e della cura per gli animali d’affezione uno dei pi dinamici e lo stato anche in questi tempi di crisi. Si stima che in Italia la pet economy abbia ad un valore di circa 3,5 miliardi di euro all’anno, pi o meno l’equivalente dello stanziamento annuo per il reddito di cittadinanza, senza contare tutti i nuovi servizi che ruotano attorno al settore e che non vengono mappati con regolarit. Solo per il cibo gli italiani spendono per gli animali domestici qualcosa come 2,8 miliardi di euro, come risulta dall’ultimo report Assalco-Zoomark, che monitora le aziende del settore che operano nel nostro Paese.

Altri emendamenti promossi dall’Intergruppo propongono l’introduzione d un assegno una tantum di 150 euro ad animale, per un massimo di tre, per le famiglie che hanno un Isee fino a 15 mila euro. E il rifinanziamento con 4 milioni di euro del fondo istituito dalla legge 281/91 per combattere il randagismo, con criteri di assegnazione preferenziali per il Sud, dove il fenomeno ha dimensioni maggiori. Un altro degli stanziamenti richiesti poi finalizzato a coprire le spese di custodia di animali impiegati nei combattimenti e di quelli affetti da problematiche comportamentali. E, ancora, viene chiesto di rifinanziare il Fondo per il recupero e la cura degli animali selvatici e la sperimentazione del vaccino contraccettivo Gonacon, per il controllo incruento delle popolazioni di ungulati, fondamentalmente cinghiali e cervi che in numero eccessivo diventano un problema per le coltivazioni e gli ecosistemi . Sempre in tema di tutela della biodiversit viene chiesta la creazione di corridoi faunistici sulle strade pi attraversate dagli animali, la formazione dei carabinieri forestali, il divieto di importare e riesportare trofei di caccia grossa.

10 dicembre 2022 (modifica il 13 dicembre 2022 | 13:18)

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, 2022-12-16 10:34:00, Dalla riduzione dell’Iva su cibo e cure veterinarie alla concessione di congedi dal lavoro per accudirli in caso di malattia o morte: le richieste dell’Intergruppo parlamentare , Alessandro Sala

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