di Claudia VoltattorniLa premier difende la manovra. Oltre tremila emendamenti. Cgil e Uil: sciopero Oltre tremila (3.104) emendamenti presentati: 617 sono della maggioranza, (285 Fratelli d’Italia, 136 Forza Italia, 151 Lega e 45 Noi moderati), gli altri dell’opposizione con il primato di Pd (957) e Cinque Stelle (772). Il cammino della manovra economica procede. E, come hanno ribadito sia la premier Giorgia Meloni, sia il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non si torna indietro. Ci potr essere qualche valutazione su alcuni temi, ma l’impianto del provvedimento non si cambia. Presidente del Consiglio e titolare del Mef lo hanno ribadito ieri mattina al vertice di maggioranza con i capigruppo spiegando che i margini di cambiamento sono molto ristretti. Ma per sciogliere gli ultimi nodi e fare presto viene creata una cabina di regia che sar operativa gi da luned, come chiesto dalle forze di maggioranza che su alcune questioni chiedono nuove modifiche, come su Superbonus e pensioni, per Forza Italia. Su pos e contante per non si torna indietro, ha ribadito la premier, pur tenendo conto dell’interlocuzione con l’Europa, l’intenzione del governo di non snaturare la norma. Perch, ha ripetuto anche ai sindacati ricevuti nel pomeriggio a Palazzo Chigi, non vero che la manovra d un segnale di lassismo sull’evasione fiscale. E anzi, si stupita la premier: Come possibile abbiate la stessa posizione di Bankitalia? Le banche ci guadagnano…. Ma in oltre due ore di incontro con i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl — Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri, Claudio Capone — la premier non ha escluso valutazioni e qualche miglioramento sulle richieste dei sindacati su temi come fisco, lavoro e pensioni (come Opzione donna, ad esempio), definite sensate. I voucher, assicura, non saranno strumento per sottopagare i lavoratori. Per Meloni precisa che spetta al governo la responsabilit di fare le scelte: se mettessimo in fila tutte le richieste non ci sarebbero mai le risorse per fare tutto. L’appuntamento a gennaio per una serie di tavoli ad hoc (il 12 su sicurezza e salute, il 19 sulle pensioni). Ma Cgil e Uil confermano il giudizio negativo sulla manovra e quindi scioperi e manifestazioni sparsi per l’Italia a partire da luned prossimo in Calabria. Landini (Cgil) spiega: Le risposte ottenute hanno confermato profonde distanze sulla questione del fisco, della precariet e sulla tutela del potere di acquisto, perch alla nostra richiesta di portare al 5% la riduzione del cuneo contributivo e riconoscere un automatismo che rivaluti le detrazioni per il lavoro dipendente, non abbiamo avuto risposte. Pure Bombardieri (Uil) conferma il no: Ci stata data disponibilit a una serie di tavoli di confronto, ma vista l’emerngeza salariale, con i tavoli non si pagano le bollette e non si mangia: scenderemo in piazza. Cisl e Ugl ribadiscono il loro no alla piazza, confermando la spaccatura tra le sigle: Il momento difficile — dice Capone (Ugl) —, ma adesso l’ora del dialogo. Mentre Sbarra (Cisl), pur critico, boccia lo sciopero. Nel frattempo le opposizioni annunciano battaglia con migliaia di emendamenti a partire dallo tsunami parlamentare annunciato dai 5 Stelle. Il Pd, oltre a puntare su salario minimo e meno tasse sul lavoro, chiede lo stop alle norme su pos e contante. Il 20 dicembre il testo sar in Aula alla Camera. 7 dicembre 2022 (modifica il 7 dicembre 2022 | 23:38) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-07 22:38:00, La premier difende la manovra. Oltre tremila emendamenti. Cgil e Uil: sciopero, Claudia Voltattorni