Maraschio, il Piano casa e i Comuni: «Assurde le accuse sui ritardi Una task force per aiutare i sindaci»

Maraschio, il Piano casa e i Comuni: «Assurde le accuse sui ritardi Una task force per aiutare i sindaci»

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L’INTERVISTA Mezzogiorno, 24 aprile 2022 – 11:52 L’assessore regionale spiega la sua strategia per lo sviluppo dei progetti urbanistici«La delega a Lacatena? Lui fa il consigliere». Negate le tensioni tra Emiliano e sinistra di Francesco Strippoli BARI — Occorre una task force per aiutare i Comuni nelle attività di pianificazione». L’assessora all’urbanistica Anna Grazia Maraschio se n’è convinta mentre ragionava attorno al disegno di legge sul Piano casa. Su quest’ultimo punto nei giorni scorsi ha incontrato Emiliano. Con quali esiti? «Abbiamo convenuto sui principi fondamentali e abbiamo riflettuto sulle norme. Abbiamo concordato di portare il testo all’attenzione della maggioranza per un necessario passaggio di condivisione. La nostra preoccupazione è di evitare di produrre un testo che sia nuovamente impugnato dal governo: quello che è successo al testo vigente e che ha creato la cosiddetta emergenza». Non è emergenza? Ci sono sindaci e cittadini in attesa. «È un tema ricorrente quello dell’emergenza. Se è tale, ebbene è stata determinata dalle incertezze normative seguite al testo uscito dal Consiglio regionale: ennesima proroga di un Piano casa, nato con caratteri eccezionali nel 2009 e prorogato di anno in anno, ogni volta arricchito di ulteriori elementi. Noi dobbiamo evitare di continuare a perdere tempo». E come farlo? «Con il confronto e la condivisione: con i consiglieri ma pure con i sindaci, sapendo che ci sono ricadute diverse a seconda dei territori. È necessario che le norme siano ben ponderate e condivise. Dobbiamo approvare norme che non siano a rischio di incostituzionalità, perché questo sarebbe il vero danno per l’economia. E sapendo che la Puglia è la terza regione in Italia per consumo di suolo, mentre il programma della nostra giunta è orientato al risparmio di suolo». Il pd Amati minaccia di portare in Aula il proprio testo, se la giunta rimanesse inerte. «Amati sa, e lo sanno tutti, che il mio testo era pronto da gennaio. Tuttavia erano necessari passaggi indispensabili, compreso il confronto con Emiliano. Per di più ho lavorato al ddl mentre contemporaneamente preparavo il varo del Piano rifiuti, un atto atteso da 10 anni. I tempi non possono essere dettati da una fretta immotivata. Il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente è un sentire diffuso. Ed è quello che vogliamo assecondare. Ma potrei usare un altro argomento per rispondere». A cosa sta pensando? «Il Piano casa è prorogato dal 2009 e accusano me di non aver fatto abbastanza per rendere stabili e sistematiche le norme? È un argomento curioso. Aggiungo che il testo dei consiglieri (Amati e altri, ndr) è stato depositato senza alcun raccordo con noi, pur sapendo che era in corso di elaborazione il testo dell’assessorato». Cosa prevede il suo testo? «Una serie di norme per il riuso e la riqualificazione edilizia – basta usare la definizione di Piano casa – per ridare protagonismo ai Comuni nella fondamentale funzione di pianificazione urbanistica. Un’attività che deve tornare ad essere centrale. I sindaci lamentano scarsità di mezzi e professionalità. Nel tempo abbiamo offerto ai Comuni il nostro supporto finanziario. Per la realizzazione dei Pug avevamo messo a disposizione un milione e non è stato utilizzato. Occorre sostenerli». Come lo vorrebbe fare, visto che i soldi non vengono utilizzati? «Sto pensando all’ipotesi di una task force per consentire l’accompagnamento tecnico dei Comuni. Un progetto da studiare: chiederò l’ausilio dell’Anci e dei consiglieri regionali per la loro conoscenza dei territori». È vero, come sospetta qualcuno, che le tensioni tra Emiliano e Sinistra Italiana nei Comuni influiscono sul rapporto con lei? «Non ci sono tensioni tra me ed Emiliano. Da quando sono assessora ho lavorato con lui su percorsi condivisi. Del resto l’azione di governo ha una traccia precisa da seguire: quella del programma elettorale, assolutamente condiviso da SI. Con Emiliano tante volte abbiamo ragionato, e concordato, sui bisogni della Puglia e della comunità. Lei parla di Comuni al voto: penso che non sia facile per nessuno». Cosa intende dire? «Che lo scenario è complicato. Quello che emerge è il depotenziamento della politica nella democrazia contemporanea. La politica è inchiodata alla dittatura del presente e le manca lo sguardo sul futuro. Quel che tocca a noi è di riconnettere le decisioni del governo con il sentire dei cittadini. Un tema da aggredire, e io lo sento molto forte, è lo scollamento sociale: la distanza tra chi ha grandi redditi e chi fa fatica ad andare avanti con lavori precari». Come valuta la possibilità che all’ex forzista Lacatena venga assegnata una delega fuori giunta per occuparsi di urbanistica? «Negli ultimi giorni ho parlato varie volte con Emiliano e non mi ha prospettato tale ipotesi. Se il punto è il contributo di tutti i consiglieri di maggioranza all’azione di governo, ricordo che il dialogo c’è sempre stato e deve restare. Le due funzioni, di assessore e consigliere, sono diverse e non ci può essere alcun rischio di confusione. Ci deve essere confronto con i consiglieri ma il dialogo deve essere sempre intessuto nella trama del programma elettorale. Questo dato è ineludibile: la coalizione non potrà mai tradire il mandato elettorale». La newsletter di Corriere del Mezzogiorno PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui . 24 aprile 2022 | 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-24 14:26:00, L’assessore regionale spiega la sua strategia per lo sviluppo dei progetti urbanistici,

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