L’uomo più veloce del mondo voleva diventare archeologo o astronauta. Migliorato grazie al rinnovato rapporto con il padre che lo lasciò a El Paso a pochi mesi per andare in Corea con l’Us Army: «Merito di una brava mental coach»
L’uomo più veloce del mondo voleva diventare archeologo o astronauta. Migliorato grazie al rinnovato rapporto con il padre che lo lasciò a El Paso a pochi mesi per andare in Corea con l’Us Army: «Merito di una brava mental coach»