Marco Baldini: «Io ludopatico? L’ho detto perché mi vergognavo. Quello che ho fatto a Fiorello è imperdonabile»

Marco Baldini: «Io ludopatico? L’ho detto perché mi vergognavo. Quello che ho fatto a Fiorello è imperdonabile»

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di Maria Volpe

Il conduttore si racconta dopo il podcast in cui ha rivelato che la ludopatia era una copertura di una questione più grave. «Non mi interessa essere ricco, ma solo crescere mio figlio di 2 anni con serenità»

Marco Baldini ha 61 anni e un bimbo di 2: «Ora rigo dritto, e vorrei essere ricordato come un bravo papà. Invece ho questo marchio addosso che in Italia nessuno ti toglie più. Sono un ex giocatore». L’intrattenitore, ex spalla di Fiorello, ormai non lo si vede più in tv e in questi giorni ha rilasciato una lunga intervista al podcast «One More Time» che martedì sarà visibile anche su Youtube: una lunga chiacchierata con Luca Casadei tra passato, presente e futuro. Ma tutti sono rimasti colpiti da una sua affermazione dove dice che la sua ludopatia in realtà era una copertura di qualcosa di più grave.

Spiega Baldini: «Tutto nasce da un’operazione finanziaria sbagliata, un investimento che credevo regolare e che poi si è rivelato truffaldino. Mi vergognavo e ho cominciato a dire che avevo perso tutto perché ero un giocatore. E poi lo sono diventato davvero. Posso dire che sono stato sprovveduto, ma non me la sono andata a cercare».

Baldini dunque ricorda a tratti con rabbia, a tratti con amarezza il suo passato fatto di momenti belli (il grande successo con Fiorello) e di momenti bui (i debiti che lo assillano, il lavoro perso). Ora è uscito da questo inferno? «Da quando ho la mia compagna, da sei anni, non gioco più. Ma gli strascichi della disavventura finanziaria ci sono ancora e credo che me li porterò nella tomba. Le grandi aziende non mi danno lavoro perchè mi vedono come la bestia nera. Fiorello che tra poco riprende “Viva Radiodue” giustamente non mi ha chiamato perché quello che gli ho fatto è imperdonabile: in una intercettazione ho detto peste e corna di Fiorello e lui non me lo ha perdonato, assolutamente con ragione. Purtroppo io in quel momenti stavo così male che avrei parlato male di chiunque, davo sempre la colpa agli altri. La verità è che la colpa è sempre stata solo mia, lui è stato un compagno eccezionale. Sai quante cose ancora avremmo potuto fare insieme? Del resto neanche io mi richiamerei. Chi si fida più! La gente pensa: sarà cambiato davvero? Hanno paura e mi chiudono le porte. Ecco gli strascichi di cui parlavo prima.La mi (vecchia) fama non mi molla e non mi consente di vivere come vorrei».

Come vive adesso? «S ono quasi un mammo, aiuto la mia giovane compagna nella crescita del bambino. E mi sono rimesso in gioco lavorando in una radio privata di Roma, tutti i giorni dalle 17 alle 18.30 e mi diverto come quando ero ragazzino. Giuro non vorrei essere ricco, solo vorrei non avere più guai, per avere il lusso di tirare su mio figlio con serenità».

19 novembre 2022 (modifica il 19 novembre 2022 | 08:30)

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, 2022-11-19 07:30:00, Il conduttore si racconta dopo il podcast in cui ha rivelato che la ludopatia era una copertura di una questione più grave. «Non mi interessa essere ricco, ma solo crescere mio figlio di 2 anni con serenità» , Maria Volpe

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