Dieci anni fa, il 29 giugno del 2013, moriva a Trieste l’astrofisica di caratura internazionale, divulgatrice scientifica e prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia.
Margherita Hack era nata a Firenze il 12 giugno del 1922. Come leggiamo in una pagina web di passioneastronomica.it, “ironia della sorte, Margherita Hack è nata in una strada che si chiamava Via delle Cento Stelle a Firenze e questo connubio con il cielo l’ha accompagnata per tutta la sua vita”.
Nella pagina web www.studenti.it/margherita-hack-vita-libri-scoperte.html si evidenzia anche che “sin da giovanissima, maturò e non nascose mai idee fermamente antinaziste e, a causa di una discussione a scuola con delle compagne di ideologia opposta, fu sospesa per venti giorni con sette in condotta. I genitori la sostennero orgogliosi del coraggio che la figlia aveva avuto nel manifestare il suo pensiero”.
Pochi sanno che da giovane ha praticato con successo un paio di specialità di atletica leggera, vincendo due campionati universitari nel salto in alto e in lungo e classificandosi terza a due campionati italiani.
Margherita Hack ha svolto una parte importante della sua attività scientifica nelle Università di Firenze, di Milano e di Trieste. Nella città giuliana ha diretto l’Osservatorio Astronomico dal 1964 al 1987 e il Dipartimento di Astronomia tra il 1985 e il 1997, le cui qualità vennero riconosciute a livello internazionale.
Oltre che alla pubblicazione di lavori specialistici su varie riviste, si occupò di divulgazione scientifica per coinvolgere il grande pubblico.
L’Immaginario Scientifico (museo della scienza interattivo e sperimentale) di Trieste, al Magazzino 26, riaprirà al pubblico a partire da sabato 1 luglio (con orario estivo, da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00) e domenica 2 luglio renderà omaggio a Margherita Hack proponendo racconti ed esperimenti sul suo principale ambito di ricerca: la spettroscopia stellare, cioè la scienza che misura l’intensità della luce a diverse lunghezze d’onda. Nella suddetta giornata, gli interventi sono in programma alle ore 11.30, alle ore 15.00, alle ore 16.30 e fanno parte del biglietto d’ingresso al museo.
Recentemente, in un altro articolo pubblicato sulla Tecnica della Scuola, abbiamo segnalato che un Istituto comprensivo di Palermo sarà dal prossimo 1° settembre intitolato a Margherita Hack (altre scuole in Italia già lo sono), togliendo finalmente il nome della scuola a Vittorio Emanuele III (proponendo in quell’articolo un’attenta riflessione non solo sul suddetto re che ha firmato nel 1938 le leggi razziali in Italia e aveva assecondato il regime fascista, ma anche sui suoi immediati predecessori sabaudi). La cerimonia di assegnazione del nuovo nome dell’Istituto comprensivo palermitano si è svolta nello scorso mese di maggio e con l’inizio del nuovo anno scolastico, come detto, la scuola prenderà il nome dell’astrofisica italiana.
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