Maria Falcone: Disgustata dalle parole di Messina Denaro su Capaci, raccontano lassassino che è

Maria Falcone: Disgustata dalle parole di Messina Denaro su Capaci, raccontano lassassino che è

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di Lara Sirignano

La sorella del magistrato ucciso nella strage di Capaci assieme alla scorta:
Il pentimento del boss? Impossibile. Non era ancora trascorso un giorno
dall’arresto e gi in tv si insinuavano dubbi. In troppi soffrono di complottismo acuto

L’audio del boss Messina Denaro, che in una chat con due amiche impreca contro le cerimonie organizzate per commemorare la strage di Capaci, non l’ha sorpresa. Maria Falcone conosce la mafia ed ben consapevole dell’odio profondo che gli uomini d’onore nutrono per suo fratello Giovanni, il magistrato assassinato da Cosa nostra 30 anni fa.

C he effetto le ha fatto sentire le parole del capomafia trapanese?
Ho provato un profondo disgusto. Ovviamente per me non nulla di nuovo: so bene di che razza di criminale sanguinario parliamo, ma non nascondo che il tono carico di violenza che ha usato mi ha creato molto disagio. Superato il fastidio, per, ho fatto una considerazione: il re ora finalmente nudo. Mi spiego: per settimane Messina Denaro, su diversi media, stato raccontato come un latin lover di provincia e non come l’assassino stragista che . Ho letto pure che in molti sono corsi a comprare giacconi simili a quelli che indossava il giorno dell’arresto, quasi a ritenerlo un personaggio da emulare. Ecco, spero che quest’audio cos orribile serva a togliere dubbi a chi ne ha e a riportare tutti alla realt.

Messina Denaro gravemente malato ed stato condannato a decine di ergastoli. Lei ritiene che possa scegliere di collaborare?
No. Non credo assolutamente. Penso che sia cos profondamente permeato dalla subcultura mafiosa che non far mai questo passo. Un po’ come Riina e Provenzano, che sono stati poi i suoi alleati e i suoi modelli. Messina Denaro rester fedele alla sua identit fino alla fine. Poi basta sentirlo parlare per rendersi conto che nessun ravvedimento possibile.

L’ex latitante tra i mandanti dell’assassinio di suo fratello. Cosa ha provato quando ha saputo dell’arresto?
Da cittadina ho sentito una enorme gioia e un gran senso di gratitudine verso i magistrati di Palermo e i carabinieri che hanno raggiunto un risultato storico. Un successo che non rimargina le ferite, ovviamente, ma conforta, perch d la consapevolezza che certi sacrifici non sono stati vani. Citando le parole del procuratore de Lucia, incredibile, per, che in questo Paese non si sia capaci di festeggiare un successo di questa portata nemmeno per 24 ore.

In che senso?
Nel senso che non era trascorso nemmeno un giorno dal blitz che gi in tv c’era chi, pur non avendo alcuna conoscenza dell’indagine, pontificava di scambi o insinuava dubbi sull’arresto. Alcuni per ignoranza, altri per invidia, altri ancora perch affetti da complottismo acuto. E quel che fa male, sinceramente, che certe insinuazioni siano venute da magistrati ed ex magistrati. A dire il vero, per, anche questo non mi meraviglia se penso che i maggiori detrattori di Giovanni furono proprio i suoi colleghi. Si mettono in dubbio le parole di servitori dello Stato, persone che rischiano la vita nel contrasto alla mafia, e si ascoltano improbabili veggenti con precedenti penali, pronti a consegnare in tv la loro verit…

Nelle parole volgari sulle commemorazioni che l’avrebbero costretto a restare bloccato nel traffico, si percepisce il fastidio profondo del boss per le iniziative organizzate contro la mafia.
S. E non la prima volta. Tempo fa un mafioso intercettato invitava una amica a non mandare la figlia alle cerimonie. Questa per me un’ulteriore prova dell’importanza del lavoro che tante associazioni antimafia fanno, specie con i giovani. La battaglia culturale l’unica strada per vincere definitivamente questa guerra. E la mafia lo sa. Per questo non dobbiamo fermarci. I magistrati e le forze dell’ordine fanno la loro parte. Noi dobbiamo fare la nostra.

Con Messina Denaro in cella la mafia sconfitta?
Purtroppo no. E guai a pensarlo. Certo, i colpi che ha subito l’hanno fiaccata, ma Cosa nostra ha dimostrato in passato di saper rinascere dalle sue ceneri. Per questo su certi temi come il carcere duro, per citarne uno di attualit, fare passi indietro sarebbe un errore madornale.

6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 08:17)

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