di Irene Soave
Le foto della portavoce del ministero russo degli Esteri circolano sui social in questi giorni. Non un complotto per screditarla. Gli scatti sono online dal 2016
Antioccidentale, ma non tanto da non sposarsi a New York, al consolato russo. E portavoce della diplomazia russa dal 2015, figlia di un diplomatico, eppure nota per i suoi toni totalmente fuori dalle righe: è dei primi di luglio un video postato da lei stessa sul suo canale Telegram intitolato «Il nostro raccolto», in cui per circa tre minuti, con la canzone patriottica «Kalinka» in sottofondo, lecca e mordicchia due grosse fragole. Maria Zakharova, 46 anni, è la prima portavoce donna del ministero russo degli Esteri ed è tra i più longevi in carica, sette anni: ma sul suo «stile personale», fatto di selfie con scollature procaci e linguaggio da bacheca Facebook, si moltiplicano gli attacchi. Soprattutto ora che siamo in guerra. Ciclicamente, e di nuovo sui social in questi giorni, tornano a galla le foto del suo matrimonio con Andrei Makarov, con cui ha una figlia, Maryana, di 10 anni. Una giovane Zakharova, pettinata come Ivana Trump e in un abito cortissimo di satin bianco, orlato di ricami neri ben poco classici, bacia appassionatamente il neomarito che le abbranca il seno sui sedili di una limousine. Zakharova cinta dal marito in un bacio passionale a favor di camera. Non sono foto da funzionario diplomatico: ma le nozze sono del 2005, molto tempo prima che assumesse l’incarico. Chi le ha pubblicate, proprio ora che Zakharova gestisce quotidianamente la comunicazione di una guerra? E l’intento è quello di screditarla?
In realtà le foto di Maria Zakharova alle nozze sono pubbliche, suo malgrado, dal 2016. Così un’intervista al sito russo Life.ru il fotografo, Nikolai Komissarov, ammette di averle pubblicate di sua iniziativa: «Erano foto private, ma Zakharova ne postò qualcuna per il primo anniversario delle nozze dunque pensai di poterle mettere online anche io. Lei si infuriò». Ma ormai le foto erano online. Una versione traballante. Komissarov era il fotografo del consolato russo a New York, dove nel 2005 Zakharova lavorava: difficile che non avesse una nozione di privacy, liberatorie, ufficialità di foto oltretutto private. E che non siano mai state rimosse dal web, da allora, è altrettanto strano: circolano su blog anonimi e poco affidabili, ma sulla pagina del sito Life.ru, dalla linea totalmente filogovernativa, l’intervista a Komissarov c’è ancora (corredata di una sola foto, in posa più classica, dei due sposi). Possibile, quindi, che a ordinarne la diffusione sia stato un nemico della sposa. Ma russo, e molto tempo fa.
— Mikhail Khodorkovsky (English) (@mbk_center) July 3, 2022
Come accade in guerra, anche la comunicazione è un’arma: e le foto del matrimonio sono tornate a circolare su Twitter. È per esempio a quegli scatti, forse, che allude il dissidente Mikhail Khodorkovsky che, commentando il video delle fragole, scrive «Una donna volgare è sempre una donna volgare».
28 luglio 2022 (modifica il 28 luglio 2022 | 11:57)
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, 2022-07-28 13:26:00, Le immagini circolano sui social in questi giorni ma non un complotto per screditarla. Gli scatti infatti sono online dal 2016, Irene Soave